CronacaMicroPostPuglia

Don Uva 2020, l’anno della svolta

di Alfredo Nolasco*
*Responsabile Area Comunicazione e Relazioni Istituzionali – Universo Salute
Quasi un secolo di vita e una svolta che spalanca le porte del futuro: per l’ex “Casa Divina Provvidenza” – oggi “Universo Salute” – è tempo di bilanci positivi, alle soglie di un triennio importante, caratterizzato da un fitto calendario in itinere di celebrazioni ed eventi del progetto “Don Uva 2022”, finalizzato alla storica tappa del centenario di fondazione dell’Opera e della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza. Insomma è tempo di visioni prospettiche dopo ben noti periodi travagliati, di incertezze e instabilità. Verosimilmente è lo specchio della vita: ci sono anni bui ed anni meravigliosi. Universo Salute si lascia alle spalle un 2019 straordinario, a coronamento di un biennio – il primo post “Casa Divina Provvidenza” – in cui il Don Uva ha letteralmente voltato pagina, cancellando tutte le ombre del passato, a cominciare dall’incubo del default, ripartendo da un rinnovato dinamismo, nella prosecuzione del lavoro già ottimamente intrapreso dal commissario straordinario Bartolo Cozzoli, restituendo finalmente a Bisceglie, Foggia e Potenza un’Opera degna del suo Fondatore, della sua gente, fino a salvaguardare centinaia di posti di lavoro in quello che ancor oggi rappresenta uno dei maggiori poli occupazionali di Puglia e Basilicata. Non giunge per caso la Certificazione di Qualità, ottenuta nei mesi scorsi dalle strutture di Bisceglie e Foggia, dove gli Ispettori hanno riscontrato la piena conformità delle procedure agli standard ISO 9001:2015.
Presso la sede di Potenza si lavora per il raggiungimento dello stesso obiettivo, affinché anche la Basilicata, come la Puglia, possa vantare una nuova eccellenza, frutto di efficienza, legalità, trasparenza, dialogo; strutture con standard di cura e assistenza sempre più elevati e con una comunicazione efficace, costantemente caratterizzata da relazione, reciprocità, condivisione, empatia, etica. E allora non è casuale nemmeno che Universo Salute si sia classificata al primo posto (laddove l’ex “Casa Divina Provvidenza” era mestamente ultima) nelle graduatorie relative alla valutazione partecipata del gradodi umanizzazione delle strutture di ricovero pubbliche e private. Nel 2019 la sede di Bisceglie ha ottenuto il
primato assoluto nella valutazione partecipata del grado di umanizzazione nelle strutture di ricovero-riabilitative. Nella graduatoria finale della ricerca promossa da Regione Puglia, Aress e Agenas la sede di Foggia è risultata prima tra le strutture per Acuti.
Per Universo Salute si tratta di importanti riconoscimenti che confermano il livello di indiscussa eccellenza ormai raggiunto nel panorama della Sanità pugliese, ma che per l’AD Paolo Telesforo rappresentano solo dei punti di partenza nella complessa operazione di rilancio di quella che, solo qualche anno fa, sembrava una nave alla deriva. A Telesforo – mosso ab origine forse dalla stessa lucida follia che un secolo prima aveva animato il fondatore Don Uva – va riconosciuto il merito di aver riportato la barra a dritta attraverso nuove competenze e solide garanzie, con la collaborazione di un top management di indiscusso valore, stando ai fatti. E soprattutto ai numeri. Agli albori del 2020 Universo Salute rappresenta ormai una macchina perfetta, che si muove seguendo i tempi dettati dalla logica e dalle risorse, a livello strutturale, organizzativo e anche estetico, con elevati standard di cura e assistenza, con personale efficiente e motivato, con idee in movimento se pensiamo, ad esempio, ai progetti di innovazione tecnologica relativi alle applicazioni “proprietarie” come Mycheck e Mypatient create dalla startup guidata da Luca Vigilante.
Dai medici agli infermieri, dagli amministrativi ai tecnici, agli operatori: tutti profili che la nuova proprietà ha tenuto a recuperare e valorizzare, nel superamento di quell’idea di chiusura, propria delle strutture manicomiali, che aveva prodotto, nel tempo, microcosmi ormai incapaci di comunicare tra loro, in una dimensione rigida e gerarchica che aveva fatto perdere la visione dell’insieme. Paolo Telesforo e Universo Salute hanno invece affermato il gioco di squadra, fino a raggiungere meritatamente, con l’impegno comune, un posto d’onore nella gerarchia della sanità pugliese privata accreditata, coniugando un verbo, condiviso ab origine: “demanicomializzare”, praticamente l’imminente importantissimo step.
Il riferimento è alla riconversione degli istituti ortofrenici, al culmine di un processo di riconversione durato oltre 20 anni, uno dei più imponenti a livello europeo. Laddove c’era il manicomio oggi c’è la cittadella della
cronicità, della disabilità, della riabilitazione, oltre che dell’assistenza al malato terminale. Il raggiungimento della fase finale di questo lungo processo passa attraverso la sintonia tra la capacità d’impresa e la buona politica, che ha reso possibile la realizzazione di un piccolo, nuovo miracolo italiano, di assoluta marca meridionale, così come sarebbe piaciuto ad un meridionalista pratico come Don Pasquale Uva. La sua grande comunità può guardare con serenità al futuro grazie al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al governo e alla tecnocrazia regionali, che senza i clamori della ribalta hanno permesso la realizzazione di un sogno come la riconversione degli istituti ortofrenici. Sarà il Governatore stesso ad ufficializzarla in una imperdibile convention in programma il prossimo 16 gennaio presso il Salone dei Congressi di Universo Salute, a Bisceglie. E se il buon giorno si vede dal mattino… benvenuto 2020

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