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Don Uva, Martorano: “La Regione non è spettatrice”

“La Regione non intende restare a guardare mentre l’ente gestore del Don Uva si appresta a presentare il Piano di risanamento al Tribunale di Trani in cui sarà scritto anche il futuro della struttura di Potenza. E’ necessario che il piano tenga conto della volontà espressa e sottoscritta dal governo regionale che intende farsi carico del fitto di un ramo di azienda per salvaguardare la struttura sanitaria e i suoi dipendenti”. Così si è espresso l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, in una riunione nella sede del Dipartimento Formazione e Lavoro, a cui hanno preso parte l’assessore al Lavoro Vincenzo Viti, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti legali della “Casa della Divina Provvidenza”, l’ente gestore della struttura sanitaria di Potenza, che ha sedi anche a Foggia e a Bisceglie.

La riunione si è resa necessaria in vista delle prossime scadenze che interessano la vertenza Don Uva: il 18 gennaio, data entro la quale il ministero del Lavoro convocherà le parti e il 22 gennaio, giorno ultimo in cui l’azienda è tenuta a presentare il Piano di risanamento al giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Trani. “Siamo consapevoli – ha precisato Martorano – che il Piano dovrà necessariamente contenere una riduzione dei costi ma l’ente gestore non può non tener conto della disponibilità che il governo regionale lucano ha manifestato formulando la proposta del fitto di ramo d’azienda. La Regione – ha ribadito l’assessore alla Salute – in tutto questo non sarà spettatrice”.

L’assessore Viti, concordando pienamente con quanto espresso dal collega Martorano, ha evidenziato la necessità che “l’azienda sieda al tavolo ministeriale tenendo in considerazione la posizione espressa dalla Regione”. “E’ necessario salvaguardare la struttura di Potenza e garantire i livelli occupazionali – ha aggiunto l’assessore al Lavoro – e la Regione, così come ha anche ribadito il presidente De Filippo, rimarrà ferma su questa posizione”. A conclusione della riunione, inoltre, è stato sottoscritto un verbale in cui la Regione Basilicata invita la Casa della Divina Provvidenza a “formulare proposte concrete in merito al fitto del ramo d’azienda” e, insieme alle organizzazioni sindacali, sollecita l’Ente a “richiedere al Ministero del Lavoro una deroga ai termini di cui al comma 7 dell’art. 4 della L. 223/91” così da ottenere più tempo per formulare una proposta di accordo.

 

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