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Dove spostare il mercato del sabato a Matera?

Era una priorità di questa amministrazione: spostare il mercato dal rione San Giacomo, liberare dal sequestro del sabato i tanti abitanti, non solo del quartiere ma dell’intera area nord della città, si doveva trovare un sito idoneo al mercato del sabato. A distanza di due anni nulla si è fatto, anzi le cose si sono ingarbugliate. Dopo tanti discorsi in commissione attività produttive per cercare soluzioni, confortati anche per l’aver commissionato un sondaggio che, indicazioni le ha fornite, oggi siamo al punto di partenza; non si sa che fare. Si deve ripartire da zero perché nulla è più valido. Ci sono cose che nella nostra città sono irreparabili, se poi le problematiche sono generate da frane divengono irrisolvibili e, la strada di collegamento tra le due zone PAIP, interessata da un movimento franoso non sarà l’eccezione. La strada che mette in contatto le due zone economiche, costruita a cavallo di un tratto di gravina, nel progetto originario prevedeva la realizzazione di un ponte, poi qualcuno ha pensato bene o, ritenuto più utile, effettuare un riempimento. Oggi si traggono le conseguenze di scelte urbanistiche approssimative, sono il classico esempio della promessa di un male futuro, in una città dove è visibile la carenza della qualità delle opere pubbliche, si appaltano lavori che non vengono eseguiti nel rispetto delle regole che, un territorio difficile quale quello della nostra città dovrebbe pretendere e ottenere; eppure, queste traballanti opere approssimative costano più care che altrove. Le frane in questa città non hanno mai soluzioni definitive, il “curvone” di viale Italia ne è l’esempio, simbolo dell’irrisolutezza, nessun cittadino si aspetta più soluzioni; e così per via Nino Rota ed oggi la strada di collegamento tra le due aree commerciali. Per la delocalizzazione del mercato, la soluzione più ragionevole, la più rispondente anche alle esigenze dei suoi fruitori, era quella individuata nel vialone della zona PAIP 2, tesi confortata in grandi linee anche dal sondaggio, mentre non trovava molta rispondenza quella del trasferimento presso il decentrato autoparco. Nessun problema, per i prossimi decenni il mercato non si sposterà. Entrambe le soluzioni oggi diventano improponibili, si affievoliscono: da una parte la frana che interessa la strada di collegamento che riduce la carreggiata e non risponde più ai requisiti di sicurezza per l’accesso di un massiccio passaggio di pesanti mezzi pubblici, pedoni e tante auto, a quello che è il solito afflusso di gente nel mercato del sabato. Diversi, ma non meno facili sono i problemi che insistono nell’autoparco dove oltre agli aspetti tecnici, (mancanza di agibilità), si dovrebbero affrontare grandi conflitti che deriverebbero sia dai fruitori del mercato che dai commercianti che, non sono certamente propensi al trasferimento in detto sito. Rimane una certezza: la presenza del mercato non è più sostenibile nell’area dove oggi insiste e questo per tutta una serie di motivazioni che più volte si sono dette, quindi non rimane altro da fare che trovare soluzioni alternative, ma non sarà facile. Il momento ci insegna che la politica non si assume responsabilità, non può prendere decisioni per una parte della collettività e scontentarne altra, le politiche clientelari non lo permettono, non rimane altro da fare che abdicare e sperare in un governo tecnico anche per la nostra città.

Adriano Pedicini Consigliere PDL Matera

 

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