BasilicataCultura

Due laboratori didattici per i bambini dedicati a Fausto Melotti

Per conoscere la figura e la produzione di Fausto Melotti, in occasione della mostra temporanea che il MUSMA dedica all’artista di Rovereto sino al 7 luglio 2012, i bambini potranno partecipare all’attività didattica “Un gioco che quando riesce è poesia”, divisa in due appuntamenti domenicali.

Il primo appuntamento è domenica 10 giugno con il laboratorio “L’alfabeto creativo”. Come Fausto Melotti, i bambini reinventeranno le lettere dell’alfabeto in un personalissimo stile, sull’esempio del Piccolo alfabeto per Cristina e dell’Alfabeto di Lina, due cartelle di acqueforti del 1974, dedicate alla figlia e alla moglie, dove ogni lettera dell’alfabeto si scioglie dall’altra per ricostruire, cadenzandoli nel tempo, i caratteri delle due persone amate. Ognuna, poi, diventa il pretesto per alimentare la sperimentazione di forme inedite che una semplice lettera può suggerire. “Lanciando l’alfabeto in aria volano parole. Nelle aiuole ci sono tutte le vocali, una consonante e tanti fiori. Le lettere dell’alfabeto isolate non rappresentano niente. Forse solo la O, ma è uno zero. Le onomatopee, oltre alle loro lettere, hanno al seguito flauti e tamburi. Scritto in minuscole l’elefante non diminuisce la sua statura e il nano in maiuscole non cresce. Il disprezzo invece con le maiuscole aumenta. Scodinzolando come un trenino l’alfabeto ti segue, pronto a servirti”, scrive Melotti in merito a questi fogli, parte integrante, non accessoria, del suo modo di raccontarsi e presenti in mostra tra la ricca compagine di opere grafiche esposte nelle “Sale della Caccia” e nella “Biblioteca Vanni Scheiwiller”. Dai fogli che punteggiano il lavoro dello scultore, i piccoli partecipanti trarranno ispirazione per rielaborare le iniziali del proprio nome, imparando, poi, a trasformarle in leggere sculture in ferro che occupino lo spazio in modo anti-monumentale, come ali di una farfalla o petali di un fiore. Infine, da artisti in erba, inventando un simbolo personale da affiancare alle due lettere, sperimenteranno la tecnica della saldatura. La domenica successiva, il 17 giugno, sarà la volta del laboratorio didattico “Il teatrino delle favole”. Attraverso il racconto della favola La distanza dalla Luna di Italo Calvino (Melotti lo conobbe nel 1970 grazie a Paolo Fossati, redattore dell’Einaudi e storico dell’arte), i bambini muteranno in simboli le parole di una scena del racconto, racchiudendoli in un teatrino-scultura realizzato con le proprie mani.

Inteso da Melotti come finestra aperta su una dimensione spaziale e temporale diversa da quella della quotidianità, il tema del teatro, anticipato in tre disegni eseguiti tra il 1927 e il 1928, prende corpo nel “Teatrino”, formula di suggestiva scultura-racconto che si definisce gradualmente tra gli anni Quaranta e Cinquanta, come una sorta di palcoscenico privato, e viene poi ripresa con notevole continuità sino agli ultimi anni della sua attività. La mostra del MUSMA ospita Teatrino per Scheiwiller (1962) e A Gabriella (1965-69), misteriosi alveari nella loro caratterista costruzione in terracotta, con cellette di dimensioni e forme diverse, ordinate contro un fondo cieco, entro le quali lo scultore mima situazioni di incontri, di presenze straniate e assorte. I due “Teatrini” ospitano figure che ricordano in qualche modo l’uomo, insieme a oggetti, frammenti, segni, resi con materiali poveri quali la carta, l’ottone, la stoffa, la terracotta. Gli stessi materiali che i piccoli partecipanti utilizzeranno ispirandosi alle opere di Melotti “per raggiungere – annota Calvino – un regno visionario di splendori e meraviglie, come ben sanno i bambini e gli attori shakespeariani”. Due occasioni, dunque, per conoscere e imparare senza perdere di vista il gioco che Fausto Melotti, sempre animato da un lirico stupore e trasportato da un senso di ludica visionarietà, ha conservato nella sua vita e trasferito nelle sue opere, consapevole che “un gioco quando riesce è poesia”.

Per partecipare a uno o ad entrambi i laboratori è necessaria la prenotazione chiamando la segreteria del MUSMA al n. 366 9357768 o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica: info@musma.it. Il costo del biglietto per il singolo laboratorio è di € 8,00. Il biglietto per entrambi i laboratorio è di € 14,00. La mostra temporanea “Fausto Melotti nel ritratto degli amici” sarà aperta sino al 7 luglio 2012 ed ospita 30 sculture, 45 disegni, 10 ceramiche, 50 opere grafiche, 12 libri d’artista, oltre a immagini e documenti dal 1928 al 1985, dalle collezioni di quattro amici: l’editore e critico d’arte Vanni Scheiwiller, il pittore-poeta Toti Scialoja e sua moglie, la scrittrice-critico d’arte Gabriella Drudi, lo storico dell’arte con grandi curiosità per l’editoria, Giuseppe Appella.

 

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