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Effettuato studio universitario sui denti dell’Uomo di Altamura

L’Uomo di Altamura, il più completo scheletro di Neanderthal mai scoperto, risalente a circa 150mila anni fa, era un individuo adulto, piuttosto avanti negli anni, ma non anziano, e doveva aver avuto problemi di salute. E’ quanto emerge dallo studio sui denti del Neanderthal di Altamura e sul suo apparato di masticazione, realizzato insieme da Università di Firenze, Sapienza Università di Roma e Università di Pisa, e appena pubblicato su Plos One.
La presenza del terzo molare e il grado di usura masticatoria, secondo quanto afferma il lavoro di ricerca, indicano un individuo adulto: la perdita di due denti prima della morte indicherebbe problemi di salute. Una radiografia dei denti anteriori ha anche permesso di individuare una lesione nell’osso, alla base di un incisivo, che potrebbe essere dovuta a un forte stress non riconducibile all’alimentazione. Rinvenuto nel 1993 in Puglia, nelle profondità della grotta carsica di Lamalunga in Alta Murgia, lo scheletro è tuttora imprigionato nella roccia a diversi metri di profondità, coperto di incrostazioni calcaree che ne rendono difficile l’osservazione. Il gruppo di ricerca ha condotto una serie di osservazioni e rilevamenti sul posto, calandosi all’interno della grotta, con l’ausilio di sonde videoscopiche ad alta risoluzione. Indicazioni più precise sono attese con lo studio approfondito del reperto in laboratorio, quando sarà possibile estrarre le ossa del reperto dalle profondità del sistema carsico.

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