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Eletti il nuovo segretario e segreteria della Fim Cisl Taranto-Brindisi

È Valerio D’Alò il nuovo segretario generale della Fim-Cisl Taranto Brindisi, eletto questa mattina dal comitato direttivo cui hanno partecipato il segretario nazionale reggente della Fim-Cisl Puglia Basilicata, Gianfranco Gasbarro, il segretario generale della Ust Taranto Brindisi, Antonio Castellucci e il segretario generale nazionale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, che ha concluso i lavori presso Villaggio San Giovanni a San Giorgio Ionico. Il segretario generale uscente Cosimo Panarelli, che ieri 22 ottobre ha compiuto 65 anni, raggiungendo come da Statuto nazionale della Fim-Cisl il limite di età per guidare l’organizzazione, proponendone il nome del suo successore ha dichiarato: «Lascio una Fim con una rete di Rsu ed Rsa composta da 100 unità, oltre ad un forte numero di attivisti. Siamo veramente molto più forti e presenti; occorre continuare su questa strada per rilanciare la nostra organizzazione. Nella vita di ognuno di noi ci possono essere momenti in cui una scelta, una decisione, una risoluzione definitiva, presuppone un cambiamento radicale. Credo che quello che stiamo per realizzare oggi risponde a queste necessità. Ad ognuno con il proprio ruolo segretario, operatore, delegato, attivista va il ringraziamento mio e della Fim-Cisl Taranto Brindisi che ho avuto l’onore di condurla in questi anni. Dietro ad una grande Fim-Cisl c’è una squadra, un gruppo di persone che condividono valori e obiettivi comuni».
D’Alò, 37 anni, sposato e padre di due figli, diploma di maturità in ragioneria, appena eletto, ha proposto, come componenti di segreteria Biagio Prisciano, Michele Tamburrano, Maddalena Rovitto e Vincenzo Castronuovo, anche loro votati a grande maggioranza.
Giovane si, ma dalle idee già abbastanza chiare il nuovo segretario della Fim-Cisl Taranto Brindisi, il quale su tematiche chiave come ambiente, salute e sicurezza ha affermato: «Sarà confermato il rigore e l’impegno della nostra organizzazione. Lavarci le mani dei problemi demandandoli ad altri non ci appartiene ed é giusto ricordare che la Fim – per prima – scioperando da sola e bloccando le portinerie in Ilva, ha chiesto ed ottenuto il rilascio della nuova Aia. Oggi questo assume un valore ancora più forte per quello che sarà il domani dello stabilimento e delle aziende del territorio di Taranto. Su questo dobbiamo dare un ulteriore slancio alla nostra attività in fabbrica rendendoci parte attiva e vigilante della realizzazione della stessa, seguendo in prima linea, in prima persona – ha assicurato – l’andamento dei cantieri e della loro realizzazione, forti anche di un ulteriore slancio che arriva dalla legge di stabilità».
Azioni di Governo che – come evidenziato dal segretario generale della Ust Taranto Brindisi, Antonio Castellucci – si stanno dimostrando inadeguate a superare le difficoltà sociali e la crisi occupazionale. «Per noi – ha proseguito Castellucci – le priorità sono lo sviluppo e il lavoro, incentivando ulteriormente gli investimenti, l’occupazione ed i consumi delle famiglie. Pertanto, serve una visione di sistema dello sviluppo; insomma un patto sociale che dovrà coinvolgere più soggetti, dalla politica al mondo imprenditoriale, interessando le parti sociali, istituzioni in generale, dove tutti possano essere attori responsabili, dove ognuno possa svolgere il suo ruolo. Alla nostra Fim – ha concluso Castellucci – va riconosciuto il grande senso di responsabilità, in questi ultimi anni, nonostante le forti problematicità, per essere stata promotrice della tenuta del clima sociale all’interno delle varie realtà industriali, Ilva in primis».
Valerio D’Alò – come evidenziato dal segretario generale nazionale Marco Bentivogli – riceve un testimone impegnativo, da Panarelli che in questi anni ha gestito con grande capacità un territorio crocevia delle vertenze più drammatiche del paese. «La Fim è cresciuta e la esperienza di sindacalisti come Panarelli ha avuto il coraggio di puntare sulle nuove generazioni in modo autentico, grande. Il tutto senza mai ricorrere alla retorica del piagnisteo ma sempre rimboccandosi le maniche per se e gli altri. Oggi la Fim di Taranto-Brindisi ha 5100 iscritti ed è sempre più forti in tutte le aziende e nel territorio. Quanto fatto da Panarelli è un esempio per tutto il sindacato, non scappare mai dalla gestione dei problemi più difficili e allo stesso tempo puntare senza esitazione sul futuro. Valerio e la nuova segreteria con Biagio Prisciano, Maddalena Rovitto, Michele Tamburrano e Vincenzo Castronuovo continueranno questo lavoro. Il nuovo sindacato – ha concluso Bentivogli – si fa coniugando l’esperienza con l’entusiasmo dei giovani, per troppi anni tenuti in panchina dai corpi intermedi».

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