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Elisoccorso h24 in tutti i Comuni lucani, al via il censimento

Implementazione del servizio di emergenza urgenza della Regione Basilicata, con la possibilità di organizzare postazioni di atterraggio per l’eliambulanza in tutti i 131 comuni lucani h24. E’ questo uno dei pilastri della riforma sanitaria della Basilicata. Se ne è discusso questa mattina a Potenza nella Sala Inguscio della Regione alla presenza dei sindaci, invitati dal governo regionale alla massima collaborazione per perfezionare il nuovo servizio di eliambulanza notturna, mettendo a disposizione le proprie aree, principalmente  i campi sportivi da destinare al decollo e all’atterraggio dei mezzi di soccorso.
L’assessore alle Politiche della Persona Flavia Franconi ha sottolineato l’importanza di questo primo incontro per il censimento delle adesioni delle diverse amministrazioni. Il prossimo step per la riorganizzazione dei servizi emergenza urgenza, che devono rispondere sempre più alle esigenze dei cittadini, è in corso con l’acquisto di nuove autoambulanze medicalizzate e attrezzature già deliberato dalla giunta regionale.
Il direttore generale del Dipartimento Donato Pafundi introducendo i lavori ha sottolineato gli sforzi per attuare la riforma ponendo l’accento sulle difficoltà normative per l’attuazione del riordino. La spesa sanitaria ha vincoli stringenti. E inderogabile è anche la norma sulle 11 ore di riposo del personale medico che comporterebbe un incremento di personale difficilmente concretizzabile, per non parlare dell’obbligo di avviare piani di rientro non solo per le Regioni in disavanzo ma per le singole aziende ospedaliere, che dal  2017 riguarderà anche i singoli plessi ospedalieri, quindi 4 dei i 5 PSA della Basilicata.
Il servizio 118 “Emergenza urgenza” deve dare risposte al cittadino, il potenziamento di esso rappresenta il primo momento di accesso al sistema sanitario. Si parte dal potenziamento e dai nuovi servizi del 118 – ha sottolineato il direttore del Dires 118  Diodoro Colarusso  – agli amministratori  presenti. L’obiettivo  è garantire il volo in tutti i comuni della regione, ovviamente con verifiche e controlli. Si è chiesto un  forte contributo alla progettualità per l’individuazione delle aree al fine di rendere il servizio più capillare possibile. Il volo notturno è il servizio aggiuntivo, perché oggi è già garantito nelle fasce diurne anche se solo in alcuni comuni. Ora lo si vuole estendere a tutte le aree della Basilicata 24 ore su 24.
Individuazione aree idonee, oltre che predisposizione  dell’illuminazione e di impianti di energia. I costi per i Comuni per quanto riguarda il sistema di illuminazione, sarebbero piuttosto contenuti, l’acquisto di una valigetta con in dotazione una serie di faretti da posizionare sui terreni dei campi sportivi per poche migliaia di euro. Cosi come i costi di gestione, una volta attrezzate le aree che riguarderebbero quelli per l’accensione e i controlli.  Per far partire il servizio agli amministratori è stato richiesto oltra all’individuazione delle aree, tutta una serie di informazioni sullo stato del fondo, per la verifica di eventuali pericoli, così come la presenza di recinzioni. Dettagliate informazioni sulla sicurezza dei voli come la segnalazione di ostacoli alla navigazione, e tutto ciò che potrebbe compromettere l’efficacia del volo.
Per mettere insieme tutte queste esigenze, è stato sottolineato nel corso dell’incontro, sarà necessaria la partecipazione di volontari, associazioni, per contribuire all’avviamento delle  procedure di gestione e dell’accesso ai siti (Accesso alle aree, accensione luci, verifiche periodiche, addestramento fondamentali affinché tutto possa funzionare), oltre che la condivisione dei protocolli che si andranno a stipulare per le procedure di sicurezza.
Mentre alcuni Comuni dispongono già di aree già attrezzate per l’elisoccorso, ad altri mancano le autorizzazioni. Una volta messa in piedi la rete, si stimano costi di gestione piuttosto bassi, già sperimentati nell’area di  Melfi che in  presenza di  condizioni ottimali (assenza di grandi strutture circostanti o montagne, tralicci )  riguarderebbero solo  quelli per l’accensione delle luci e dei controlli per la manutenzione.
Alessandro Andriulli ingegnere aeronautico che collabora con il servizio del 118 ha evidenziato come attualmente in ogni Comune che dispone di  presidio ospedaliero sia già dotato dell’elisuperficie. La novità di oggi è la possibilità di raggiungere di notte anche i Comuni che non hanno presidio ospedaliero. Questo in virtù di una legge del 2012, riguardante i requisiti tecnici e le procedure amministrative per le operazioni di volo, con particolare riferimento alle aree di decollo e di atterraggio per interventi di emergenza medica.
Diventano così utilizzabili campi sportivi,  aree industriali dismesse, parcheggi a raso non utilizzati, sempre che l’attività non sia in contrasto con la normativa riguardante la sicurezza del volo e la tutela ambientale. Una  legge  – ha sottolineato  – che pone in perfetta uguaglianza tutti i cittadini, consentendo agli abitanti anche delle aree periferiche  un più facile accesso ai servizi d’emergenza 24 ore su 24”. Ha concluso i lavori il presidente della Regione, Marcello Pittella.
“Con la vita dei cittadini non c’è approccio ragionieristico che tenga. L’incontro di oggi – ha detto il governatore rivolgendosi ai sindaci lucani – rappresenta un momento significativo del processo in atto della riforma sanitaria: garantire a tutti i centotrentuno comuni lucani un servizio efficiente di emergenza-urgenza. L’eliambulanza deve poter arrivare dovunque, salvo condizioni metro avverse in virtù di un obbligo morale oltre che normativo”.
Il costo per l’operazione eliambulanza per la sperimentazione dai 6 ai 9 mesi  è di circa 900 mila euro. “Non ci saranno – ha detto ancora –  in questo caso problemi di spesa che dovranno invece essere considerati per efficientare il sistema e per rispondere alla domanda di salute in termini di sicurezza.  Partiamo con il riformare il servizio 118, per salvare  la vita dei cittadini. E’ un  obbligo morale, che avvertiamo fortemente. E’ un terreno scivoloso  quello della sanità – ha detto ancora – che non  ha colore politico. Tutto è migliorabile ma dobbiamo unire gli sforzi, rivolgo un appello agli  amministratori per un accompagnamento responsabile al processo di riforma.
Oggi mettiamo in condizioni i sindaci di conoscere l’intero impianto della riforma. La discussione proseguirà nelle sedi deputate (commissione consiliare e consiglio regionale) coinvolgendo  per aree omogenee amministratori e  cittadini per sedimentare  e maturare l’esigenza di questa riforma, condividerla e  aggiustarla laddove ve ne sia bisogno. L’obiettivo immediato – ha concluso il presidente – è arrivare  entro il mese di ottobre alla sperimentazione del volo notturno per il maggior numero possibile di comuni, per  poi estenderlo a tutti”.

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