BasilicataPolitica

Emergenza cassa integrazione in Basilicata

“Da un’attenta osservazione dei dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali pubblicati dall’osservatorio della Cisl emerge che il totale delle ore di cassa integrazione autorizzate in Basilicata sono state nel mese di gennaio oltre 2 milioni con un incremento del 27% rispetto alla rilevazione dello scorso dicembre”. È quanto riferisce il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, secondo cui “tale aumento è dovuto quasi esclusivamente al rialzo della cassa in deroga che dalle 60 mila ore del dicembre 2010 è passata alle 690 mila ore autorizzate nel gennaio 2011. Questo notevole rialzo – osserva Falotico – è dovuto soprattutto alle molte aziende che hanno esaurito la cassa integrazione a loro disposizione, prevalentemente localizzate nel polo del salotto”. Per il segretario della Cisl “questo fenomeno è ancora più preoccupante se consideriamo che a livello nazionale i dati di gennaio confermano una tendenza alla riduzione consistente delle richieste di cassa integrazione, a conferma di un trend in discesa già in atto da qualche mese. È appena il caso di ricordare – prosegue Falotico – la dimensione della crescita del ricorso agli ammortizzatori sociali nel giro di un solo anno. Nel gennaio 2010, infatti, le ore autorizzate di cig erano 716 mila, le stesse sono schizzate a 1,5 milioni nel dicembre 2010 e a oltre 2 milioni nel gennaio 2011, con un incremento del 200 per cento circa”.

Secondo il segretario della Cisl “questi numeri evidenziano la necessità di continuare, da un lato, a sostenere fortemente le famiglie con gli ammortizzatori sociali, dall’altro, di avviare una politica di rilancio delle attività produttive attraverso un patto per la Basilicata che punti, prima di tutto, a rilanciare la capacità attrattiva del territorio con un pacchetto di convenienze localizzative, incardinato in particolare sul sostegno ai costi energetici delle aziende. Occorre, inoltre, semplificare le procedure autorizzative, puntare sul credito d’imposta e i contratti di rete o di filiera, nonché attivare la formazione a sportello e migliorare l’accesso al credito. In questo scenario così drammatico – prosegue Falotico – dopo il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali è urgente un accordo sulla ripartizione tra le Regioni dei fondi per la cassa in deroga, contemporaneamente vanno però adottate politiche del lavoro per riassorbire i lavoratori espulsi dalle attività produttive”. Falotico richiama, infine, “l’urgenza di affrontare la piaga della disoccupazione giovanile, a partire dal potenziamento del contratto di apprendistato, che deve diventare a tutti gli effetti un contratto di primo lavoro. Purtroppo – conclude Falotico – la Regione Basilicata affronta troppo debolmente e molto lentamente l’attuazione di tale tipologia contrattuale che in questa difficile contingenza può rappresentare un valido strumento per dare una risposta concreta a chi oggi paga il conto più salato alla crisi occupazionale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *