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Emergenza idrica nel Tarantino, la denuncia della CIA Due-Mari

E’ piena emergenza idrica in provincia di Taranto, dove è forte il rischio che possa scoppiare in tutta la sua gravità la questione irrigazione. “Nella zona occidentale del Tarantino, infatti, sia l’Arif che il Consorzio di Bonifica stanno bloccando i dipendenti a causa dell’emergenza coronavirus”, ha spiegato Vito Rubino, direttore provinciale di CIA Due Mari (Taranto-Brindisi).
“Dalla diga di San Giuliano, in Basilicata, si stanno regolarmente permettendo le irrigazioni di soccorso, assolutamente fondamentali per ovviare alla prolungata siccità degli ultimi 2 mesi, mentre la situazione più critica riguarda la diga del Sinni, che eroga sia per il fabbisogno potabile che per quello agricolo. Il livello è sceso moltissimo e l’invaso non ha più le risorse sufficienti per le irrigazioni di soccorso”, ha detto Rubino.
A Rubino fa eco Pietro De Padova, presidente provinciale CIA Due Mari. “Andando avanti di questo passo, in pochi giorni solo gli agricoltori che hanno a disposizione dei pozzi potranno irrigare, mentre altre centinaia di aziende agricole resteranno a secco, con danni incalcolabili per le colture che hanno bisogno di acqua proprio in questo momento”.

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