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Emiliano conferma il suo ‘no’ alle trivellazioni in mare

“Abbiamo relazioni turistiche, commerciali e religiose con l’altra sponda dell’Adriatico che rischiano di essere compromesse dall’intensificazione della ricerca e anche, Dio non voglia, dal ritrovamento di questi giacimenti. Capisco che per qualcuno un giacimento petrolifero è come trovare del denaro chiuso in un forziere, ma per altri può essere un danno incalcolabile, perché un mare Adriatico pieno di torri di trivellazione è un mare che turisticamente perde tutto il suo appeal”. Parole del neo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto durante la trasmissione ‘Restate scomodi’ su Radio 1 Rai.
“Dobbiamo avere un’idea di qual è il modello di sviluppo al quale dover fare riferimento, lo dobbiamo rendere comune a tutta l’area dell’Adriatico e dobbiamo tenere insieme non solo le tre regioni in questione ma anche Grecia, Albania e Croazia, Paesi che hanno lo stesso interesse e che devono decidere insieme. – ha continuato Emiliano – Abbiamo, per questo, programmi politici di ‘macro regione adriatica’, stiamo investendo denaro europeo per creare connessioni politiche anche legate alle nostre tradizioni e culture”.

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