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Emiliano e Di Gioia al convegno Coldiretti sulla legalità

Il presidente Emiliano e l’assessore alle Risorse Agroalimentari, Leonardo di Gioia hanno partecipato ieri all’iniziativa della Coldiretti nazionale sulla legalità in agricoltura, presso la Fiera del Levante di Bari.
“La Regione Puglia – ha detto il presidente Emiliano – ha preso atto della nuova legge nazionale sul caporalato e sta aiutando le imprese pugliesi con investimenti importanti, da milioni di euro”. Emiliano ha ricordato durante i lavori il dirigente regionale Stefano Fumarulo, prematuramente scomparso proprio mentre stava per recarsi a Foggia per un sopralluogo dopo lo sgombero del ghetto di Rignano. “Credo – ha detto – che la Regione e la Coldiretti non lo dimenticheranno”.
“Con l’apertura delle foresterie per i lavoratori agricoli migranti – ha proseguito Emiliano – tuteliamo non solo la dignità dei lavoratori migranti, ma anche l’immagine dell’agricoltura pugliese. E poi ovviamente vogliamo dare una mano con l’istituto Zooprofilattico, conle Asl, con l’Arpa, con le Università per formulare, sulla base di nuove tecnologie, leggi che tutelino le imprese agricole italiane. Una delle battaglie principali è quella per l’utilizzo del grano italiano. Siamo infine al fianco dell’agricoltura italiana contro il Ceta, un trattato internazionale che da una parte abilita i prodotti esteri trattati con sostanze da noi vietate ad invadere il mercato europeo e dall’altra non protegge nessuna denominazione di origine di prodotti meridionali”.
“E’ una politica virtuosa quella pugliese nella tutela dell’agroalimentare e contro le agromafie, che si attua attraverso due linee di intervento: da una parte quella della valorizzazione e incentivazione dei prodotti di qualità regionali, anche attraverso forme di premialità finanziaria, dall’altra del controllo e repressione delle frodi”. Lo ha a sua volta dichiarato l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, ringraziando la Coldiretti per “aver organizzato un evento che traccia una linea di lavoro nella lotta alle frodi alimentari a tutela della legalità”.
“Su scala regione abbiamo una serie di strumenti – ha proseguito – che usiamo a tutela della nostra agricoltura e delle produzioni agroalimentari in un settore cruciale della Puglia, non solo in termini economici: l’agricoltura è attività trainante e con una forte valenza sociale, culturale e identitaria. La Regione Puglia, tra le poche in Italia, si è dotata di un marchio di qualità regionale, ovvero Prodotti di qualità Puglia, garanzia di provenienza, qualità e tracciabilità dei prodotti agroalimentari: un disciplinare che tutela le tecniche di produzione, di coltivazione, anche etiche e di utilizzo del lavoro. Il valore e l’importanza che diamo a questo marchio è contemplato anche nel nostro Programma di Sviluppo rurale 2014-2020. Infatti gran parte delle premialità sono legate all’utilizzo del marchio: sono previste incentivazioni finanziare nel produrre prodotti tracciati e di qualità. Contestualmente facciamo poi tutto il lavoro di indagine repressiva in collaborazione con le forze dell’ordine, con le quali abbiamo avviato una stretta sinergia nel controllo e lotta alle contraffazioni agroalimentari”.
All’invito del procuratore Gian Carlo Caselli, intervenuto nel corso del convegno, di pensare di dotarsi, come Regione, di un Osservatorio sulle agromafie, l’assessore è intervenuto sottolineando che “è un discorso sicuramente a nostra portata, ma che, come coordinatore nazionale degli assessori all’Agricoltura, ho intenzione di estendere in Conferenza delle Regioni perché questa attivita’ si faccia con i colleghi assessori di tutte le Regioni. E la Puglia è, di certo, regione già candidata in questo senso”.

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