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Eni-Agip: CSAIL a sostegno degli operai di Porto Marghera

Il Csail sostiene l’appello dei lavoratori della Vinyls che, per il quarto giorno consecutivo, stanno attuando il presidio dello stabilimento di Porto Marghera-Venezia, a “non fare più benzina nei distributori Agip né contratti per il Gas e l’Energia Elettrica con Eni”.

Lo annuncia una nota a firma del presidente CSAIL Filippo Massaro, sottolineando che “la forma di protesta è già stata adottata in Basilicata in altre occasioni, in concomitanza con il grande esodo di Ferragosto o le vacanze pasquali, dal Csail proprio per dare un segnale popolare al management dell’Eni Scaroni. Se questo nostro messaggio sortirà effetto, come dicono gli operai veneti, forse anche l’azienda dal ‘cane a sei zampe’ la smetterà di giocare con la vita di semplici operai e lavoratori e, aggiungiamo, noi cittadini della Val d’Agri.

Dopo tante iniziative promosse nel comprensorio petrolifero lucano per contrastare l’atteggiamento arrogante e vergognoso dei manager della società, siamo convinti che si debba passare a campagne di vero e proprio boicottaggio per intaccare gli interessi e quindi i grandi profitti dell’Eni che non dà ancora informazioni sull’export del greggio lucano in Turchia. Come la protesta estrema degli eroici operai di Porto Marghera, a 140 metri di altezza sulle torri dove sono intenzionati a trascorrere il Natale, anche la mobilitazione del popolo lucano del petrolio deve segnare una svolta più incisiva per evitare che continui la “rapina” dell’oro nero lucano. Tanto più che anche per questo Natale la promessa dello sconto di carburante agli automobilisti lucani è rinviato, forse, ai doni della Befana e lo sconto sul gas erogato dall’Eni si è ridotto a poche decine di migliaia di euro. Noi siamo sempre orientati a seguire la strada della “Class Action” in tre settori di intervento: conseguenze sulla salute dei cittadini (in particolare dell’area industriale di Viggiano dove c’è il Centro Oli Agip) con incremento dei casi di tumore denunciato anche dal dottor Enrico Mazzeo Cicchetti, oncologo e consigliere Regionale); danni ad attività agricole e produttive in genere; danni a tutti i fattori ambientali (acqua, aria, terreno)”.

La rabbia del popolo lucano è indirizzata anche al Governatore-sceicco De Filippo e al suo entourage che vergognosamente ignorano i diritti alla salute dei cittadini, salubrità dell’ambiente e lo stato reale del preoccupante degrado del tessuto socio-economico della (opulenta?) Basilicata.

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