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Equitalia “clima” inquinato per i licenziamenti

Dopo la recente vicenda dei licenziamenti e la dura presa di posizione delle Organizzazioni Sindacali, si accendono nuovamente i riflettori sull’azienda lucana di riscossione dei tributi, ancora a causa della scarsa qualità delle relazioni sindacali e sul mancato rispetto di alcune importanti norme contrattuali ed impegni sottoscritti.
A denunciarlo le Segreterie aziendali di FABI, FIBA/CISL, FISAC/CGIL e UILCA/UIL che hanno diramato tra i lavoratori del settore un  comunicato dove, insieme alle ragioni del lamentato comportamento aziendale, venivano convocate le assemblee dei lavoratori nelle prime ore pomeridiane del giorno 5 novembre presso la Sede di Matera e del  giorno 8 novembre presso la Direzione di Potenza, con all’o.d.g. la situazione politico sindacale e le azioni di protesta da intraprendere.
Nel comunicato oltre a contestare all’azienda la ennesima provocatoria sosta forzata del Contratto Integrativo fermo da sette mesi, viene lamentata dalle Rappresentanze dei lavoratori l’assenza di un condiviso piano formativo e più in generale la mancata condivisione e trasparenza dei criteri oggettivi adottati per la valutazione e lo sviluppo di carriera dei dipendenti della società; <<tale situazione>> scrivono i Sindacati, <<genera ingiuste inefficienze del sistema di premialità in uso nell’azienda, che ricadono sui lavoratori e che non è più possibile tollerare>>.
La protesta fa sponda e si immedesima anche nel recentissimo D.d.l. Collegato lavoro della finanziaria 2010, approvato lo scorso 19 ottobre e nelle novità e direttive che tale legge statuisce; cifr.art.21 ” Le pubbliche amministrazioni garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne e l’assenza di ogni forma di discriminazione … nell’accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, nelle promozioni e nella sicurezza sul lavoro. Le pubbliche amministrazioni garantiscono altresì un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e si impegnano a rilevare, contrastare ed eliminare ogni forma di violenza morale o psichica al proprio interno”..
La verifica di applicazione di tali principi, basterebbe da sola a riportare, secondo le OO.SS., un  “Clima”  di auspicata serenità e fiducia reciproca in Equitalia.
Nel frattempo la Holding Equitalia Spa ha recentemente reso noto a Roma in un incontro a cui hanno partecipato gli amministratori delegati ed i presidenti delle 19 società del gruppo, il contenuto del proprio piano industriale che prevede la nascita entro il 2011, di tre uniche società al posto delle diciannove esistenti.
La nuova società, che dovrà gestire la riscossione dei tributi al sud Italia, avrà sede a Roma e accorperà al suo interno le società di Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Le OO.SS. hanno annunciato la massima vigilanza sui tempi e le modalità di attuazione delle operazioni di incorporazione societaria.

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