CulturaPuglia

“F.E.D.R.A. – Funi e desideri rapidamente ammazzano’

Per la rassegna “Sognare…forse” 2012, promossa dal Teatro Le Forche, con il contributo della Regione Puglia, sabato 29 dicembre, alle ore 21, nel Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi), andrà in scena lo spettacolo “F.E.D.R.A. – Funi e Desideri Rapidamente Ammazzano” della compagnia exvUoto teatro. Regia di Tommaso Franchin. Con Antonia Bertagnon e Andrea Dellai.

«L’uomo di oggi ha bisogno di miti, forse anche di dei. Ma sul nostro letto non c’è posto per loro.

Sul nostro letto ci sono solo Lui e Lei: umani, troppo umani.

L’uomo di oggi ha bisogno di intimità, di assoluti e di ironia. Non deve temere di avere memorie.

Lui e Lei vivono gli estremi di una stessa esperienza, nell’attesa che il desiderio li consumi, consegnandoli alla distruzione. Non c’è nulla di più tragico che chiamare le cose con il proprio nome, un teatro al microscopio.

Lui e lei sono spettri che abitano la quotidianità della nostra esistenza. Sono statue erose dal tempo e dalla nostra stessa storia. Per questo non si capisce più se sono loro ad essersi rimpiccioliti o l’erba ad essere cresciuta attorno a loro, soffocandoli nell’abitudine di un piatto di pasta scotta o forse troppo al dente. Con la noia che toglie il sapore anche alle fragole. La loro è una storia che si consuma in casa: il luogo migliore da cui fuggire quando stiamo male.

Brandelli di storia, intermezzi, prologo, stasimi, episodi, esodo: raccogliamo foto ricordo di una vita che si consuma. Così anche nelle immagini frammentate della nostra memoria si ri-assembla davanti a noi la storia.

Seguiamo i “come”, non i “perché”; cerchiamo i quadri che descrivano la situazione, che la presentino nella propria distaccata crudezza: un’estetizzata anestesia dell’esistenza».

Il costo del biglietto intero è di 10 euro; ridotto 8 euro (per gli under 35, per gli over 65 e per i possessori di AgisCard); per gli under 25, 5 euro. Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.teatroleforche.com; 0998801932. Intanto, questa mattina, sempre nel Teatro comunale, è iniziato il laboratorio teatrale # costruzione di una relazione # con il gruppo exvUoto teatro, che propone un accurato lavoro sul corpo e sull’ascolto. «Il corpo personale e quello del compagno sono, per noi, come un campo di battaglia. Un campo da gioco dove affilare le armi. Armi da rivolgerci contro. Per scalfire l’esoscheletro della nostra esistenza e cavarne fuori la larva del personaggio. Per trovare una nuova forma di pace».

 

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