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Fallimenti nel Materano nel 2017: situazione ancora difficile, soprattutto nell’edilizia

18 Fallimenti nel 2017 sono ancora un dato negativo, che testimonia che il Materano continua a vivere un periodo prolungato di crisi, soprattutto nell’edilizia. Rispetto al picco del 2014, anno in cui furono decretati ben 34 fallimenti, sembrerebbe trattarsi di una buona notizia: 17 fallimenti nel 2016, 18 nel 2017. In realtà – secondo Confapi Matera – le cessazioni decretate sono solo la punta dell’iceberg di una situazione ancora difficile per le imprese della provincia di Matera. E sono le imprese edili a pagare il prezzo più alto della crisi, con 6 aziende fallite nel settore delle costruzioni, ben un terzo del totale, a conferma dei dati allarmanti già evidenziati dall’Associazione sulle difficoltà quotidiane denunciate dagli imprenditori locali.
Anche il dato dei servizi, con 3 fallimenti, testimonia i problemi che il settore incontra nel territorio provinciale, mentre l’industria sembra avere superato il periodo più difficile. A livello territoriale, ovviamente Matera fa la parte del leone, con 10 aziende cessate. A parere di Confapi Matera questi dati dimostrano che, non solo le difficoltà degli anni di crisi non sono ancora del tutto alle spalle, ma che il Materano vive ancora una fase di grande difficoltà che trova il suo apice nei fallimenti decretati, ma che sottende una situazione di grande difficoltà di tantissime imprese di tutte le dimensioni e di molti settori.
Come detto, a soffrire di più è l’edilizia che, in un mercato troppo sbilanciato verso il pubblico, sconta il calo di commesse provocato in particolare dalla riduzione dei fondi per investimenti nelle opere pubbliche, quindi dal calo delle gare d’appalto, e soffre anche per i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, difetto antico che qui al Sud è fortemente radicato nelle stazioni appaltanti. Nonostante la presenza nell’elenco di alcune aziende di maggiori dimensioni, ancora una volta sono le piccole e medie imprese quelle che, insieme ai dipendenti, sono costrette a soccombere. Il peso dell’indebitamento bancario, l’aumento delle difficoltà di incasso sulle forniture e i lavori, il crollo degli investimenti, l’usura in agguato, sono tutti tasselli di un mosaico che si compone a suggello del default di un intero territorio.

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