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Falsi incidenti, maxi operazioni della Guardia di Finanza e Polizia Stradale a Taranto

Un padre e i suoi due figli, un uomo e una donna, sono stati arrestati in un’operazione congiunta di Guardia di finanza e Polizia stradale a Taranto per concorso in associazione per delinquere finalizzata alla truffa alle compagnie assicurative. A quanto si è appreso, si tratta dei titolari di un’agenzia di assicurazioni che avrebbe certificato falsi incidenti stradali. Sono decine gli indagati, tra cui medici, fisioterapisti, avvocati e automobilisti che beneficiavano dei risarcimenti. L’operazione è stata chiamata ‘Woodland Birds’ (Uccelli selvatici).
Oltre agli arresti, i finanzieri hanno proceduto anche al sequestro di beni, tra cui un immobile del valore di 150 mila euro. L’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla pm Marina Mannu, è firmata dal gip Giuseppe Tommasino. In tutto sono 126 le persone indagate, tra cui anche medici, periti, falsi testimoni. Per gli investigatori si tratta di una vera e propria organizzazione nata per lucrare su falsi incidenti stradali curandone la ricostruzione nei minimi dettagli; sono almeno 39 i falsi incidenti stradali accertati in un anno di inchiesta. I sinistri sarebbero avvenuti solo sulla carta, ed avrebbero fruttato 635mila euro; secondo gli investigatori, nell’organizzazione ognuno aveva un ruolo specifico e dava il suo contributo a realizzare dei falsi quasi perfetti. Tutto era inventato con grande attenzione ai particolari: dallo scontro tra autovetture alla stima del perito, al falso testimone che dichiarava di aver assistito all’incidente, al paramedico che diceva di essere intervenuto, dal medico che stabiliva l’entità dei danni fisici sostenendo di aver visitato i feriti, fino ad arrivare al fisiatra dichiarava di aver effettuato sedute terapeutiche e riabilitative.

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