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Fca, bene Renegade e 500X a gennaio e febbraio, crolla la Punto

Volumi produttivi su livelli standard nei primi due mesi dell’anno per Jeep Renegade e Fiat 500X, modelli di punta dello stabilimento Fca di Melfi, mentre si fa più ripida la discesa produttiva della Punto, prossima alla dismissione. Questa mattina la Fim Cisl ha diffuso i dati produttivi dello stabilimento lucano, dati che confermano il trend degli ultimi mesi. Nonostante le nove giornate di cassa integrazione di inizio anno, riferisce la Fim, dalla fabbrica di Melfi sono usciti 49.530 unità di Renegade e 500X, un dato che, proiettato sul primo trimestre, è sostanzialmente in linea con le 75.000 vetture prodotte nei primi tre mesi dello scorso anno. Male, invece, la Punto che nei primi due mesi del 2018 si è fermata a quota 6.232 vetture, con una previsione sul primo trimestre, secondo le stime della Fim, di poco superiore alle 9.000 unità, in calo del 37% rispetto al primo trimestre 2017 quando dalla fabbrica lucana uscirono 14.900 unità della popolare utilitaria.
Per il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, “la produzione della Punto si sta pian piano esaurendo e si andrà dritti allo stop delle produzioni entro l’estate. Ora il tema con Fca non è l’annuncio del nuovo modello che andrà a sostituire la Punto, ma quando questo concretamente inizierà ad essere prodotto sulle linee perché fino a quella data noi avremo una situazione di ammortizzatori sociali per oltre mille lavoratori. Individueremo tutte le modalità per ridurre e distribuire l’impatto ma questa è la realtà che avremo di fronte nei prossimi mesi. Per Jeep Renegade e 500X è invece necessario puntare nel prossimo piano industriale ad ottenere interventi importanti che migliorino i modelli sul piano dell’offerta rispetto alla guida autonoma e soprattutto sulle motorizzazioni. Ibrido ed elettrico sono tecnologie che Fca sta già sviluppando nello stabilimento di Magneti Marelli di Bari e che devono essere messe a disposizione anche per le auto prodotte in Italia, a partire dai due modelli di Melfi”.
Nel calendario della Fim, dunque, c’è una data cerchiata in rosso: è quella del 1° giugno quando il gruppo guidato da Sergio Marchionne dovrebbe annunciare i dettagli del nuovo piano industriale. “È uno snodo importante per il futuro della più importante e avanzata realtà industriale del Mezzogiorno”, spiega il leader della Fim lucana, Gerardo Evangelista. “Le aspettative sono alte ma sappiamo anche che i fondamentali di Melfi sono eccellenti in termini qualitativi e tecnologici. I lavoratori di Melfi sono pronti a raccogliere una nuova sfida produttiva, ma servono certezze sui tempi. Tre anni fa – ricorda Evangelista – la Fim evidenziò la necessità di individuare con largo anticipo una nuova vettura in sostituzione della Punto per gestire con meno affanni la fase di passaggio. Non si è dato seguito a queste nostre richieste e questo ha determinato le difficoltà che conosciamo con richieste di cassa integrazione che hanno gravato sui lavoratori e sulle loro famiglie. Ora è indispensabile individuare e stabilire il crono-programma per la produzione del terzo modello e mettere in campo una strategia che guardi alle nuove sfide della mobilità, come la guida autonoma e le motorizzazioni evolute, come ibrido ed elettrico”
Intanto, la Fim Cisl mette a punto la macchina organizzativa in vista dell’assemblea dei delegati di Fca che si terrà a Melfi (Hotel Novecento), alle 10:30, lunedì 5 marzo, con il leader nazionale Marco Bentivogli, in vista delle elezioni per il rinnovo della Rsa in programma dal 12 al 17 marzo.

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