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Fca, Ugl su campus ricerca

“L’assunzione di 20 ricercatori segna definitivamente l’avvio del progetto Campus, il centro di ricerca, innovazione e formazione, nato a Melfi (Potenza) accanto all’Fca, fabbrica unica automobilistica d’eccellenza per produrre world car come la Jeep Renegade da scalare le vette di vendite in oltre 100 mercati nazionali che fin dalla nascita all’inizio degli anni 90, i suoi addetti hanno prodotto nel tempo modelli di grande successo come Fiat Punto, Lancia Ypsilon e Fiat 500X”. Lo affermano il segretario regionale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e il segretario regionale della federazione metalmeccanica, Pino Giordano.
Per i sindacalisti, “sul distretto di Melfi ha tanto investito l’A.D. Marchionne negli anni duri della crisi del Lingotto. Oggi che la Fca ha brillantemente e coraggiosamente superato la crisi, siamo di fronte ad una nuova scommessa. Quel che ha distinto il distretto dell’automotive melfitano dai concorrenti è stata proprio la capacità di mettere in circolo le conoscenze per migliorare la qualità dei prodotti e rimanere competitivi sui mercati. Investendo in ricerca e innovazione, soprattutto in qualità degli addetti in scuola di formazione per creativi, ingegneri e architetti avvenuta anche grazie a una convenzione quadro siglata tra il Crf (società del gruppo Fca nata nel 1978 per l’impostazione e lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione in ambito automobilistico, la scommessa con il polo della ricerca a Melfi farà rinascere un concetto nuovo e più aperto di distretto industriale che và al di là della produzione in essere di vetture di qualità. Il campus è il vero perno sul quale muovere l’intero sviluppo dell’automotive conditio da ricerca che va al via ed in binomio con l’efficienza di produzione. All’interno della struttura, i nuovi ricercatori formati per sviluppare competenze distintive su nuove tecnologie e metodologie del manufacturing, contribuiranno a dare continuità al progetto d’investimento, imprimeranno un’accelerazione sull’avvio operativo della struttura mettendo in campo metodi per ridurre al minimo costi, consumi e sprechi all’interno della fabbrica dove – concludono Giordano e Tancredi – si lavorerà sulle nuove tecnologie che effettivamente stanno facendo la grande ed affermata differenza nel mondo dell’auto”.

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