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Ferrosud, siglata intesa per la cassa in deroga

È stato siglato oggi a Roma, al ministero del Lavoro, l’accordo per il prolungamento fino al prossimo 29 ottobre della cassa integrazione in deroga per 39 lavoratori della Ferrosud di Matera. Ne dà notizia il segretario regionale della Fim Cisl, Gerardo Evangelista, che auspica ora il superamento del clima di incertezza che aleggia intorno al futuro dell’azienda materana. L’intesa prevede inoltre una finestra per la mobilità volontaria di 15 posti. “L’accordo di oggi era un passaggio obbligato per mettere in sicurezza i lavoratori e costruire la cornice necessaria al rilancio produttivo della Ferrosud. Ora non ci sono più scuse: ognuno si assuma la propria parte di responsabilità per onorare il passato, salvaguardare il presente e garantire il futuro della più importante azienda metalmeccanica del materano”.

Per Evangelista “è innegabile che il concordato preventivo costituisce un grosso problema in quanto impedisce alla Ferrosud di partecipare alle gare d’appalto e quindi di acquisire nuove commesse senza le quali lo stabilimento materano è destinato a soccombere. Occorre agire e farlo subito – ammonisce Evangelista – per aggredire i fattori di negatività che rischiano di soffocare l’azienda”. Allo stallo degli ordinativi e alle incertezze legate al concordato preventivo si è aggiunta ora la chiusura della tratta ferroviaria Gioia del Colle-Rocchetta Sant’Antonio che per Evangelista “rischia di assestare un altro duro colpo alle prospettive di ripresa dello stabilimento di Jesce”. Il sindacalista della Fim parla di “decisione inaccettabile e paradossale che taglia uno dei pochi canali di comunicazione tra l’area industriale di Matera e la vicina Puglia e isola di fatto la Ferrosud dai mercati di sbocco e approvvigionamento. Ci sono carrozze di Trenitalia – fa notare Evangelista – che sono pronte per essere consegnate ma restano bloccate nello stabilimento e altre ferme nella stazione di Bari che aspettano di essere trasportate alla Ferrosud per essere lavorate”.

Evangelista lancia un appello al sindaco di Matera, al presidente della Provincia e ai governatori di Basilicata e Puglia “affinché si attivino per evitare l’isolamento e un ulteriore danno al tessuto economico del materano. Non basta invocare lo sviluppo e l’occupazione, ma occorre agire per rimuovere gli ostacoli che impediscono alle imprese del territorio di crescere e di essere competitive sui mercati internazionali”.

 

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