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Fiat di Melfi, è necessario accelerare i tempi

“Riprendere in tempi rapidi il confronto tra Fiat e organizzazioni sindacali sul nuovo piano industriale, sul futuro produttivo, occupazionale dello stabilimento Sata con la necessità di un tavolo urgente essendo preoccupati per ciò che si potrebbe prospettare per il futuro dello stabilimento in vista di eventuali ridimensionamenti: si fermi questo interminabile stillicidio di cigo che interessa tutti i 5584 addetti oltre tutto l’indotto del sito di Melfi che ad essa è collegata”. E’ il segretario regionale della UGL Giuseppe Giordano che ha commentato negativamente la situazione dello stabilimento lucano che è ancora “lasciato nell’indifferenza totale delle Istituzioni regionali, proseguiamo con l’autunno di passione dello stabilimento di Melfi . L’azienda torinese ha reso noto che anche a novembre, sulla stessa linea di ottobre, provvederà a ricorrere alla CIGO per “adeguare” i flussi produttivi alla scarsa domanda del mercato nei giorni del 31 ottobre, 2, 3, 4, 7, 11 e 14 novembre. Il blocco totale delle vendite, sta’ avendo effetti molto gravi sugli stabilimento e l’unica via di uscita in questo momento è la programmazione di una politica economica in grado di rilanciare il settore automotive. Da parte nostra UGL, non saremo certamente noi ad ostacolare l’azienda, a FIAT diciamo parliamoci, ora dobbiamo tutti impegnarci, nel segno e nell’invito dell’unitarietà sindacale che oggi è d’obbligo , perché la misura in SATA sia strutturata e rafforzata in termini occupazionali e lavorativi. L’azienda SATA è dinamica e competitiva, noi UGL – conclude Giordano – diamo garanzie al popolo lucano che se lo merita dimostrandolo giornalmente che la fabbrica di Melfi è all’avanguardia tra gli stabilimenti esistenti: siamo sempre più convinti che nella consapevolezza che la “partecipazione” ed “il dialogo” sono strumenti condivisi da entrambi le parti si possa arricchire un corretto svolgimento nelle relazioni sindacali e nella soluzione delle problematiche esistenti che il sistema industriale oggi ci obbliga ad analizzare con cautela in un momento di forte crisi produttiva, scongiurando altra cigo nella speranza che non sussista e si verifichi un periodo lavorativo in Basilicata molto caldo”.

 

 

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