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Film Commission, la parola passa alla creatività

Film Commission: la parola passa alla Partenership della creatività, ossia alla comunità di tutti gli operatori interessati alla elaborazione della proposta conclusiva. Il primo Forum, riunitosi oggi nella Sala Inguscio della Regione e presieduto dal governatore Vito De Filippo, ha chiamato a raccolta i creativi, gli stakeholders e quanti, a vario titolo, hanno voglia di esprimere suggerimenti, osservazioni e pareri per la nascita della struttura a cui sarà affidato un segmento importante della crescita culturale ed economica della regione. La Film Commission dovrà diventare punto di riferimento per coloro che scelgono il territorio regionale quale set per realizzare prodotti audiovisivi, sostenendo la produzione di film, fiction, tv, spot pubblicitari, documentari e ogni forma di produzione audiovisiva che incrementi la visibilità della Basilicata e incentivi le produzioni e le coproduzioni lucane. Alla base della discussione e del confronto del Forum c’è il lavoro del Team di consultazione, che si è concentrato non su una proposta rigida ma su un documento tecnico “aperto”, proprio per raccogliere le osservazioni e le proposte degli stakeholders.

Coordinato dal capo di Gabinetto del presidente, Angelo Raffaele Rinaldi, cui la Giunta regionale ha affidato il compito di mettere in campo le azioni necessarie per l’avvio della “Film Commission”, il team di consultazione è composto da quattro esperti: Alberto Versace, direttore generale del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione del ministero per lo Sviluppo economico, Enzo Sisti, produttore cinematografico esecutivo, Manuela Gieri, docente di storia del cinema all’Università di Basilicata, e Silvio Maselli, direttore generale dell’Apulia Film Commission. Il compito di segreteria tecnica del Team è svolto dal direttore generale dell’Apt Giampiero Perri.

Il Team di consultazione, nell’analizzare i diversi modelli organizzativi e le diverse forme di intervento economico a sostegno della domanda dell’industria cinematografica, ha focalizzato l’attenzione su un set di opzioni di base, considerati punti cardine per implementare celermente la Film Commission.

Si parte da punti di forza quali l’attrattività delle location, la capacità di presentarle all’industria cinematografica e la qualità delle maestranze, comprovata da una leva consistente, e in crescita, di filmmaker, attori e tecnici. Il documento, oltre specificare la natura giuridica della struttura, prevede un fondo di sostegno alle produzioni in grado di essere alimentato nel tempo e considera essenziale una gestione trasparente, dinamica ed efficiente della Film Commission. affidata ad un management di provata esperienza, con forte motivazione e senza conflitti di interesse.

La Film Commission deve, inoltre, esprimere nel tempo capacità di sviluppo di quell’insieme di attività collaterali in grado di accrescere la cultura cinematografica, valorizzare le risorse professionali presenti sul territorio e promuovere il patrimonio audio-visivo regionale.

Quindi, una Film Commission dotata di una propria autonomia tecnica, funzionale e gestionale che guarda alla interlocuzione con il settore pubblico e, soprattutto, la Regione Basilicata attraverso l’Unità interdipartimentale, che potrebbe identificarsi con lo stesso Ufficio di Gabinetto del Presidente, con la funzione di facilitare e semplificare i rapporti tra la struttura e la Pubblica amministrazione.

 

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