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Fisascat Cisl: “Potenza ostaggio del Cotrab”

Nel giorno dello sciopero e del corteo dei lavoratori Facility e Ariete, il segretario generale della Fisascat Cisl Basilicata, Aurora Blanca, tuona contro il Cotrab sulla gestione delle scale mobili di Santa Lucia. “Il Comune di Potenza dice di aver diffidato il Cotrab affinché riaprisse il ponte attrezzato – spiega la sindacalista – ma quella che il Comune chiama diffida a noi risulta sia stato solo un semplice invito, peraltro del tutto disatteso dal Cotrab che in questa vicenda fa un po’ come gli pare. La società Ariete, ad esempio, che cura la pulizia dei quattro impianti di scale mobili della città – continua Blanca – ha denunciato di non ricevere soldi dal Cotrab addirittura dal gennaio 2014 e che se non saranno saldati i debiti, dal 1° aprile interromperà il servizio e procederà al licenziamento di 17 lavoratori, sui quali già pende da settimane la procedura di mobilità collettiva. Eppure sappiamo che il Comune ha saldato fatture a Cotrab almeno fino a giugno 2014”.
Per Blanca “la questione del ponte attrezzato è diventata la fiera dei pagherò e degli impegni non rispettati. In questo bailamme la domanda è: chi si accolla il rischio d’impresa? I lavoratori? I fornitori? Inoltre, è possibile sapere quando il Cotrab intente firmare il contratto con la stazione appaltante? Può una città – continua a chiedersi Blanca – restare paralizzata per colpa di una sola azienda? Oggi i cittadini scontano un grave disservizio per la chiusura sine die di un’opera che svolge una fondamentale funzione sociale collegando centro e periferia”.
Il segretario della Fisascat interviene anche sull’altro ramo della vertenza, quello dei lavoratori della Facility. “La riorganizzazione dei servizi proposta dal Comune non ci soddisfa perché non aggredisce il nodo della questione, vale a dire la distribuzione delle risorse. I sindacati hanno proposto di spostare le risorse destinate a servizi dalla dubbia utilità, come il call center affidato ad una società di Napoli che non impiega personale locale, sul capitolo delle pulizie e della sorveglianza dove c’è maggiore impiego di risorse umane. Se il criterio guida della riorganizzazione dei servizi deve essere quello della economicità – conclude Blanca – si deve tenere conto dei livelli occupazionali e affrontare lo spreco del doppio margine di impresa, quello dovuto alla Romeo – affidataria dei servizi con procedura Consip – e quello della Facility; quest’ultima da sola – conclude Blanca – sarebbe in grado di impiegare più risorse umane e assicurare la necessaria economicità dell’operazione in quanto verrebbe meno l’esigenza di remunerare l’utile di una seconda società”.

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