PoliticaPuglia

Fivag Cisl rilancia il tema della sicurezza e della funzionalità dell’area commerciale al quartiere Tamburi di Taranto

“Non ci colgono affatto di sorpresa le notizie di stampa sul futuro del mercato settimanale del sabato, che si svolge al Quartiere Tamburi-Taranto, in piazza Archimede. Ci lascia, tuttavia, interdetti che siano state spese in passato risorse pubbliche importanti per attrezzare la medesima piazza, e l’approssimazione con la quale viene gestito oggi l’intero processo dall’Amministrazione comunale cui, da tempo, chiediamo di essere convocati con urgenza, perché ci fornisca chiarimenti”.

Giovanni Castellano, Segretario generale della Fivag Cisl ionica che organizza gli operatori del commercio su area pubblica, rilancia per l’ennesima volta il tema della sicurezza e della funzionalità dell’offerta commerciale ai cittadini di Taranto, dopo averlo reiterato senza soluzione di continuità in particolare da quando, a febbraio del 2012, si aprì la voragine al centro di quell’area mercatale.

“Abbiamo sempre dubitato, in verità, quando gli Assessori nel frattempo succedutisi ed i funzionari dell’Ufficio Annona, compreso il Comandante della Polizia Municipale, ci promettevano addirittura fino a un mese fa, tempi di ripristino della piazza, brevissimi” insiste Castellano “e purtroppo abbiamo avuto ragione noi, in quanto non sarà più possibile operare sull’intera area oggi inagibile, mentre nel frattempo moltissimi operatori pur pagando al pari degli altri la tassa di occupazione di suolo pubblico, continuano a lavorare da un anno in condizioni di gravissimo disagio e di evidente disparità di sistemazione, in quel lembo di piazza e vie adiacenti dove si è costretti ad aprire il mercato. Un’ingiustizia che settimanalmente si perpetua.”

Per quanto riguarda, dunque, le intenzioni dell’Amministrazione “aspettiamo di saperne di più” conclude il Segretario della Fivag Cisl “ma rivendico il totale rispetto ed il riconoscimento della nostra piena dignità, al pari di altre componenti sociali, perciò ogni giorno di ritardo nel convocarci è un atto di arroganza, insopportabile, da parte degli Amministratori pubblici, per cui confermiamo lo stato di agitazione della Categoria.”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *