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Garanzie fideiussorie delle discariche private, Stea risponde a Laricchia

La memoria è eternità. Dimenticare è tempo umano, diceva qualcuno. Ci vuole un bel coraggio da parte della consigliera Antonella Laricchia a voler accendere un faro sullo stato delle garanzie finanziarie dei gestori delle discariche, quando la Regione Puglia è sempre stata scrupolosa e attenta sulla questione, come risulta dagli atti nei quali più volte ha sollecitato il ministero a regolamentare la materia. Una situazione che il Ministro Costa conosce benissimo, sin dal suo primo insediamento”. Risponde così l’Assessore alla qualità dell’Ambiente Gianni Stea alla richiesta, della Consigliera pentastellata Antonella Laricchia, di accesso agli atti inerenti le garanzie che i gestori di discariche devono prestare per l’esercizio delle attività di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla fase di chiusura e post-gestione.
“La Regione Puglia in questi anni ha fatto tutto quello che poteva fare e forse anche di più – continua l’Assessore Stea – per ovviare all’inerzia statale”. Il riferimento è al decreto legislativo n. 36 del 13 gennaio 2003, che normando l’attività di gestione delle discariche, legava il rilascio di autorizzazioni all’obbligo di garanzie fideiussorie da parte dei gestori. Una legge alla quale sarebbero dovuti seguire i decreti attuativi che le regioni, dal lontano 2003, stanno ancora aspettando.
La Regione Puglia, dal canto suo, ha provato in questi anni a colmare questo vuoto regolamentare. Lo ha fatto dotandosi di una propria legge regionale, la legge n.39 del 2006, dichiarata incostituzionale, a seguito di ricorso dei privati, proprio nella parte in cui la Regione Puglia, stabilendo regole precise proprio in materia di garanzie fideiussorie, di fatto assumeva competenze statali. Di decreto attuativo in materia di garanzie finanziarie si è cominciato a parlare al MATTM solo nel 2014 e ad oggi i lavori sono ancora in corso. In assenza di una regolamentazione della materia, la Regione Puglia negli anni ha monitorato il territorio seguendo i Comuni nell’esercizio dei loro poteri e liddove il gestore è venuto meno, ha posto in essere una interlocuzione con i Comuni sia per l’attivazione dei poteri di vigilanza sanitaria, sia per le procedure in danno, sia per il reperimento dei fondi al fine di garantire la messa in sicurezza dei siti di discarica, ormai esauriti o chiusi. Non solo. E’ datata 2016 una lettera dell’assessore regionale alla qualità dell’Ambiente all’allora Ministro Gianluca Galletti nella quale si evidenziava l’urgenza di regolamentare la materia delle fideiussioni per i gestori di discariche. E ancora, con una nota, a maggio 2018 la Sezione autorizzazioni ambientali ed il Dipartimento regionale afferente della Regione Puglia scrivevano all’Ufficio legislativo dell’Ambiente sulla necessità di intervenire nella materia non ben regolamentata, fornendo anche consigli e suggerimenti su come orientare la norma. Ma nulla è accaduto. La stessa situazione fu rappresentata anche al Ministro Sergio Costa al momento dell’insediamento in sede di conferenza Stato-Regioni, ma anche in questo caso senza sortire alcun effetto.
Si spera che qualcosa si muova a seguito della nota scritta dal Presidente della conferenza Stato-regioni Stefano Bonaccini datata 18 dicembre 2019 nella quale sono indicate alcune proposte strategiche in materia ambientale e tra queste la definizione delle garanzie fideiussorie per l’esercizio di attività di gestione dei rifiuti. Tra le proposte “si richiede di
esaminare lo schema di decreto giacente fin dal 2014 di cui non è stato fornito più alcun aggiornamento”.

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