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George Kain testimonial a Melfi di Città contro la pena di morte

centro storico melfiDagli USA George Kain è oggi a ‘Melfi Città per la Vita, Città contro la pena di morte’. E’ lui a collegare idealmente la città federiciana con oltre 1.500 città del mondo unite per dire no alla pena di morte grazie alla Comunità di Sant’Egidio. E’ Kain, professore di diritto della State University of Connecticut. Il testimonial della manifestazione ‘No Justice without life’, che si è svolta questa mattina all’Istituto Gasparrini, alla presenza del sindaco, Livio Valvano, del Preside dell’Istituto Alberghiero, Michele Masciale, dell’Assessore alla cultura della Provincia di Potenza, Francesco Pietrantuono, del Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Monsignor Gianfranco Todisco, e del referente della Comunità di Sant’Egidio, Giuseppe Gabrielli e l’Assessore alle Politiche Sociali, Lucia Pennesi. Ha condotto i lavori il giornalista, Antonio Pace.

“Il Connecticut è uno dei 5 Stati degli USA – ha detto Kain – ad aver abolito la barbarie della pena di morte negli ultimi anni. Bisogna, però, ancora denunciare il sistema della giustizia anche negli avanzatissimi Stati Uniti poiché può fare errori terribili, e che quando l’errore riguarda un innocente mandato a morte l’errore è irreparabile. L’andamento temporale conferma la tendenza positiva verso l’abolizione della pena di morte in atto nel mondo: più di due terzi dei paesi al mondo ha ormai abolito la pena di morte. I Paesi o i territori che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 140. Di questi, i Paesi totalmente abolizionisti sono 97. I Paesi mantenitori della pena di morte sono scesi a 58. Nel 2012, i Paesi che hanno fatto ricorso alle esecuzioni capitali sono stati solo 21 e il numero delle esecuzioni è stato di almeno 682”.

“Gli studenti oggi ci hanno fatto comprendere il senso di essere una comunità globale, il senso di una battaglia civile che coinvolge 1500 Città e ben 60 paesi del mondo. Da due anni l’assise consiliare ha dichiarato Melfi Città per la Vita contro la pena di morte – ha precisato il sindaco Valvano- aderendo così alla Risoluzione delle Nazioni Unite. E’ doveroso che la comunità di Melfi, partendo dalle nuove generazioni e collaborando con il mondo scolastico, sostenga l’ eliminazione della pena capitale anche attraverso le azioni e la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Comunità di Sant’Egidio”.

Per il Presidente Masciale “con gli studenti a Melfi parte un attivismo contro la pena di morte per una nuova battaglia delle idee e dei valori”.

Per Mons Todisco “il futuro fatto dai giovani non ci sarà se non vengono coinvolti. Non dimentichiamo che il diritto alla vita è per tutti. La scuola è palestra di vita. Ogni vita è sacra sin dal suo concepimento”.

“La Comunità di Sant’Egidio – ha detto Gabrielli- è un movimento di laici a cui aderiscono

più di 60.000 persone, impegnato nella comunicazione del Vangelo e nella carità a Roma, in Italia e in più di 70 paesi dei diversi continenti. E’ Associazione pubblica di laici della Chiesa. Dalla seconda metà degli Anni Novanta le tenebre dei bracci della morte e la battaglia contro la pena capitale sono diventati uno dei terreni di impegno globale della Comunità di Sant’Egidio. Nel 1998 la Comunità di Sant’Egidio ha promosso un appello contro la pena di morte, con oltre cinque milioni di firme in 153 paesi del mondo, e ha portato nel 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad approvare una Risoluzione universale sul rifiuto della pena di morte come mezzo di giustizia”. L’iniziativa è promossa dal Comune di Melfi (Assessorato alle Politiche Sociali e all’Istruzione) e dalla Comunità di Sant’Egidio.

 

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