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Prima giornata a Bari del convegno ‘Nei cantieri della città del Noi’

Come arginare le diseguaglianze della società? A Bari, presso AncheCinema, è in corso il convegno “Nei cantieri della città del Noi”organizzato da Animazione Sociale l’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia per proporre una riflessione sulla realizzazione di città inclusive, capaci di prendersi cura di chi ha bisogno di assistenza.
Nel corso della prima giornata l’intervento del Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia Antonio Nappi che ha detto che  “come dice Bergonzoni la parola Noi letta al contrario è Io elevato all’ennesima potenza. ‘Noi’ è bello, ci aiuta a trovare il bandolo della matassa delle sofferenze ma non basta. Se ci guardiamo intorno il Noi è sfruttato da chi con violenza contrappone al Noi un Loro. Quindi cosa contraddistingue il Noi di chi si trova a seguire questo convegno? Noi riconosciamo di essere non autosufficienti, siamo perennemente in ricerca dell’altro e di risposte sempre nuove sui temi dell’inclusione, del welfare inclusivo. Perché una prospettiva meridiana? Perché un convegno simile non può prescindere dalla nostra terra. La nostra sfida è quella di costruire un agenda meridiana. Il lavoro che ci aspetta è folle per certi versi ma vogliamo impegnarci fortemente”.
Tra gli ospiti della prima giornata don Luigi Ciotti per il quale “il lavoro di cui oggi le nostre città hanno bisogno non può essere opera di navigatori solitari. Consapevolezza e responsabilità non devono essere congiunta, la consapevolezza è responsabilità. Responsabilmente consapevoli che la cultura risveglia le coscienze. La città del Noi non va costruita solo dal basso, va costruita da dentro. Voi me lo insegnate. La città è organismo vivente, per la salute della città è necessario l’impegno di tutti. Il bene comune è premessa del bene individuale. Tocca a noi stimolare il desiderio che nasce dai rapporti educativi e finisce con la partecipazione sociale. La città è il luogo in cui i mondi diversi sono chiamati a confrontarsi per ritrovarsi in un identità di base. Noi è una parola che ci hanno rubato, l’hanno svuotata di senso. Ha perso forza. Noi dobbiamo riposizionarla nel modo giusto. Noi non può essere un contenitore in cui ci si infilano abusivi e incantatori. Noi non può essere trampolino di ambizioni personali. Noi operatori dovremmo bonificare le parole. Le parole sono vie di accesso alla verità, non strumento per manipolarla”.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si è soffermato sulla necessità di offrire ai cittadini spazi e momenti in cui si condividano le difficoltà del quotidiano e si pianifichino le iniziative concrete con le quali affrontarle: “se abbiamo programmi scritti dal basso – ha detto Emiliano -, ogni cittadino può controllare il lavoro di ogni politico. Nel Mezzogiorno la possibilità di esercitare i propri diritti è anche convocare un’assemblea come questa e pretendere che in un determinato tema abbia risposte concrete in un tempo. Più gente costruisce democrazia meglio è, se fossimo tutti soggetti politici, sarebbe un bene. A risparmiare sulla salute tagliando i servizi sono bravi tutti, il difficile è risparmiare lasciando invariata la qualità dei servizi”.
Le persone per poter vivere in pieno la propria esperienza esistenziale ha bisogno di essere libera. La nostra società che apparentemente ci rende liberi, in realtà racchiude svariate forme di limitazione della libertà. Su questo tema si è soffermato Francesco D’Angella che ha detto che oggi sentirsi liberi dalle eterodipendenza implica il fatto di doverci interrogare su cosa non renda libere le persone. Perché le persone non si sentono autonome? Dovremmo andare alle radici delle povertà, delle disuguaglianze, la solitudine delle mura della propria casa, l’impossibilità di permettersi delle cure, tutto ciò sminuisce l’autonomia delle persone. Il nostro obiettivo è aiutare le persone a ritrovare le proprie libertà. Nei cantieri della città che analizzeremo in questi giorni, cercheremo di capire quante opportunità di libertà stiamo offrendo alle persone”.
Nei cantieri della città del noi prosegue in giornata presso AncheCinema Royal a Bari. La chiusura della tre giorni è in programma sabato mattina al Teatro Petruzzelli.

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