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Giornata della cultura a Marsico Nuovo

La cultura come risorsa da valorizzare e traino per lo sviluppo economico, sociale ed ambientale. Il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, intende ripartire proprio da questo immenso e a volte inespresso patrimonio per rilanciare un territorio che è ricco di storia, arte, natura e gastronomia ma anche di risorse umane dal grande valore culturale e scientifico. “La prima giornata della cultura”, svoltasi lunedì pomeriggio a Marsico Nuovo, presso il palazzo che fu dimora del convento delle benedettine e che oggi ospita l’Ente, ha messo in evidenza questa realtà, portando a compimento in una sobria ma intensa manifestazione, il percorso intrapreso con il bando per tesi di laurea e di dottorato di ricerca che ha selezionato sette lavori su diciotto presentati da giovani laureati che hanno affrontato temi che vanno dalla geologia, all’archeologia, a studi sulla sostenibilità delle attività agroalimentari ad altri approfondimenti specialistici. Tutti i lavori riguardano fenomeni relativi a porzioni di territorio che ricadono nell’area Parco. Momento centrale dell’evento è stata la premiazione delle migliori tesi di laurea. Preceduta dall’introduzione del commissario straordinario dell’Ente Parco Domenico Totaro, ampiamente soddisfatto della grande partecipazione all’iniziativa da parte dei giovani neolaureati lucani.

“Diciotto tesi che hanno partecipato a questo concorso non sono poche e rappresentano l’humus su cui scommettere per lo sviluppo del nostro territorio – ha affermato il commissario – la nostra iniziativa ha lo scopo di promuovere le nostre risorse umane, la nostra ricchezza intellettuale, che è ingrediente fondamentale per permetterci di fare un salto di qualità nei vari campi delle conoscenza. Ogni territorio – ha continuato Totaro – non può e non deve dimenticare la propria cultura, le proprie radici storiche e sociali, le analisi dettagliate di un panorama che ci rappresenta tutti e che solo, se valorizzate, ci possono permettere di dare sviluppo e un futuro positivo a queste aree. Questa prima giornata della cultura ha l’obiettivo di essere riscatto e risveglio per una società fatta di giovani e che, come dimostra questo evento, è attiva, preparata e pronta al salto di qualità per rilanciare i nostri territori nel nuovo millennio.”

Il Parco dell’Appennino Lucano, ha concluso il commissario, “è ricco di risorse floro faunistiche, paesaggistiche, naturale e culturali, alle quali come Ente promettiamo grande attenzione, assieme alla preziosa collaborazione dell’Università della Basilicata”. A portare il saluto della Regione Basilicata né stato il vicepresidente del consiglio regionale Enrico Mazzeo che ha sottolineato come “solo la cultura può aiutare a vincere la partita legata alla sfida della presenza nel Parco delle estrazioni petrolifere e solo una vera ristrutturazione culturale può trasformare in sviluppo reale i fondi che passano nella nostra regione”. Il saluto della Provincia è stato portato dal consigliere Aurelio Pace che ha auspicato che “i giovani laureati che hanno partecipato al bando, insieme ad altre intelligenze di questo territorio, possano rimanere a lavorare in Basilicata”. Gli studenti premiati sono:

Tesi Di Laurea Triennale

1°class. Lopardo Antonella “Comparazione quantitative delle volumetrie erose per franosità ed erosione lineare in Val D’agri (Appennino Lucano);

2°class. Dimuro Catia “Grumentum e il suo Territorio. Aspetti e Problemi della Ricerca Archeologica”;

2°class. Arlotto Giovanna (Eex aequo) “La sostenibilità della produzione del latte e derivati in realtà di filiera corta nella Val D’Agri”.

Tesi Di Laurea Magistrale/Specialistica

1°class. Fortunato Angela “Indirizzi di Piano Strutturale Intercomunale”;

2°class. Miraglia Maria Carmela “Tecniche Geoelettriche profonde per lo studio del bacino dell’Alta Val D’Agri”;

2°class.(ex aequo) Azarnia Tehran Mariam “Effetti fisiologici in boschi decidui in un’area interessata da emissioni gassose”.

Tesi Di Dottorato Di Ricerca

1°class. Giocoli Alessandro “Electromagnetic methods for investigating tectonically active areas in Southern Italy”.

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