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Giovine Italia di Santeramo in Colle ricorda l’orrore delle foibe

L’importanza di conoscere la Storia ed il passato sono fondamentali.

Insegnano a vivere, ci ricordano Verità e ci portano a non commettere nuovamente errori.

In questo caso, invece, è bene ricordare per non commettere più ORRORI!

Per quasi cinquant’anni il silenzio della storiografia e della classe politica ha avvolto il dramma di migliaia di Italiani gettati vivi nelle cavità carsiche (cosiddette FOIBE secondo il dialetto di quelle zone). Molta infatti sono stati i nostri fratelli Italiani costretti a fuggire dalle proprie case, dalla propria vita, per sottrarsi alla pulizia etnica che i partigiani del maresciallo comunista Tito, all’indomani della seconda guerra mondiale, stavano consumando nelle zone di Istria, Fiume e Dalmazia.

Il Parlamento Italiano ha voluto così onorare la memoria di questi nostri Fratelli istituendo (con un’apposita Legge dello Stato, L. 92/2004) la ”Giornata del Ricordo” con l’intento di ricordare la tragedia delle Foibe e dell’esodo di questi nostri Fratelli e render loro il giusto tributo ed onore.

Con il motto dunque di “IO RICORDO” la Giovane Italia di Santeramo in Colle, conscia del dovere civile e morale verso questa immane tragedia, celebra questa ricorrenza nel giorno del suo

anniversario alla stessa stregua della “Giornata della Memoria” istituita, invece, per ricordare le vittime della Shoa.

Quest’oggi, inoltre, la Giovane Italia di Santeramo parteciperà, a Bari, alla fiaccolata organizzata dal Comitato “10 Febbraio” per commemorare le vittime di questa che è una delle più tristi pagine della nostra storia.

La storia non può e non deve dividere il Popolo italiano.

Di fronte alla Storia non possono e non devono esistere morti di Serie A o di Serie B ecco perché, invece, sarebbe giusto smettere di fare Politica con la Storia.

Eravamo, siamo e resteremo convinti che sia compito delle giovani generazioni quello di difendere e promuovere l’identità nazionale e di evitare che orrori simili vengano ripetuti.

C’è sempre bisogno di conoscere e di sapere la verità, specie quella scomoda. Perchè la verità, come nel caso delle Foibe, non può essere “infoibata”.

Giovane Italia Santeramo

 

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