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Greta Arn vince il torneo WTA di Auckland

Greta Arn, la tennista tedesco-ungherese, che a Pisticci ha giocato alla grande due campionati di serie A1 con il locale Circolo Tennis, costruendo le basi per il suo definitivo recupero, ha vinto sul cemento neozelandese di Auckland il suo secondo torneo Wta dotato di un montepremi di 220.000$.  A rendere ancora più esaltante la vittoria è l’impressionante andamento del tabellone che l’ha vista prevalere, ad eccezione del secondo turno, sempre in due set, compreso lo storico incontro di semifinale contro la Sharapova, già n.1 al mondo e testa di serie n.1 al torneo, alla quale ha rifilato un entusiasmante quanto inequivocabile 6/2 7/5. In finale, la Arn ha battuto la belga Wickmayer (n.23 del ranking mondiale) con il netto punteggio di 6/3 /6/3 sfoderando un dritto potente e preciso. “Greta Arn -dichiara con grande soddisfazione- il presidente del Circolo Tennis Pisticci Michele Leone- aggiunge così un’altra bella vittoria a quella conseguita ad Estoril e alla straordinaria stagione dello scorso anno che l’ha vista finalista a Varsavia e ad un passo dai quarti di finale a Wimbledon”. Soddisfazione anche per il maestro Gianluca Palombini, che ha sempre creduto nelle doti della tennista, e per il Circolo Tennis Pisticci, dove la Arn ha giocato  due stagioni di serie A1, quelle del 2007 e 2008, battendo giocatrici importanti come Errani, Camerin e Vinci. A Greta le congratulazioni del team pisticcese che qualche ruolo certamente ha avuto nel recupero della giocatrice che, a 29 anni (tanti ne aveva quando arrivò a Pisticci tra lo scetticismo generale), sembrava aver compromesso definitivamente la sua carriera. A Pisticci e al Circolo Tennis resta l’orgoglio di averla vista giocare per ben due anni sui propri campi in terra rossa di via Madonna delle Grazie. La Arn, profondamente legata al team pisticcese, ha sempre ricambiato il grande affetto degli sportivi e dei dirigenti. Lasciò a malincuore Pisticci ma nel contratto sottoscritto con il Parioli Roma, fece includere una clausola con la quale veniva esonerata dallo scendere in campo nel confronto diretto tra la vecchia e nuova società. Un grande esempio di lealtà e di attaccamento nei confronti del circolo lucano.

(Giuseppe Coniglio)

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