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Gruppo di studenti universitari baresi protestano contro il ddl Gelmini

Oggi 28 Novembre dopo la manifestazione antifascista, antirazzista, antisessista indetta in occasione del 33° anniversario della morte di Benedetto Petrone, militante comunista barese, ucciso da una squadraccia fascista, più di 50 studenti hanno deviato il loro percorso nel tentativo di entrare nel Teatro Comunale “Niccolò Piccinni”, con l’obiettivo di esporre a tutti i presenti in Sala le motivazioni della protesta contro la privatizzazione dell’Istruzione Pubblica.In tutta Italia si susseguono occupazioni, manifestazioni ed azioni di protesta nei luoghi più significativi della cultura italiana, tra i quali Colosseo, Torre di Pisa e Mole Antonelliana. In concomitanza con le azioni di cui sopra, noi studenti baresi in vista dell’imminente approvazione parlamentare del DDL Gelmini, abbiamo manifestato il nostro radicale dissenso nei confronti del processo di privatizzazione in atto dell’Università Pubblica Italiana in un luogo simbolico della cultura barese.Tale processo prosegue ormai da 20 anni appannaggio di tutti i governi susseguitisi, i quali hanno finanziato in modo sempre più sostanzioso le scuole e le università private, nonché missioni militari estere, banche e tutti coloro che hanno causato la crisi. Costoro stanno tentando di far pagare la crisi sociale e finanziaria a studenti, lavoratori, precari, migranti e a tutti quei soggetti sociali disagiati, riducendo, di conseguenza, la qualità della Pubblica Istruzione e dei Pubblici Servizi. All’interno di questa manovra di smantellamento della Università Pubblica, il DDL Gelmini si configura solo come l’ultimo tassello, ed in quanto tale lo contrastiamo e continueremo a lottare per un’Università sociale, libera, pubblica, laica e gratuita, e che si rifaccia ai principi dell’antisessismo, dell’antirazzismo e dell’antifascismo. La nostra protesta continuerà ad oltranza: domani, lunedì 29 Novembre, assemblea permanente di Ateneo in aula C della Facoltà di Lettere e Filosofia.

 

 

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