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I dipendenti CIRP licenziati ed i corsi PAS partono a Bari ultimi in tutta Italia

Una disoccupazione involontaria, oltre che inutile. Questa è da oltre un mese la condizione dei lavoratori precari del CIRP (Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese), senza stipendio e senza immediate prospettive di riassunzione, nonostante ci siano le risorse ed un lavoro necessario da svolgere per i docenti (anch’essi precari!).

Si tratta di lavoratori che da oltre un decennio garantiscono l’indispensabile supporto alla gestione delle attività didattiche ed amministrative dei corsi abilitanti all’insegnamento nelle scuole – prima denominati SSIS (scuola di specializzazione all’insegnamento secondario) e adesso TFA (Tirocini Formativi Attivi) – proponendo uno specifico apporto nell’organizzazione e nella gestione anche dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali), oltre che dei corsi rivolti ai docenti specializzandi di SOSTEGNO e dell’incipiente II Ciclo TFA.

L’Organismo di coordinamento delle università pugliesi il 18 marzo 2014 impegnava i Rettori con l’Assessore Sasso a versare quanto dovuto per permettere il rinnovo almeno per quattro mesi, dei contratti di questo personale amministrativo precario (in tutto, 11 unità). Dove reperire le risorse? Sarebbe stata ed è ancora sufficiente una infinitesima frazione di quanto incassato dalle Amministrazioni universitarie con le rette pagate dai futuri Corsisti (2.000.000 di euro).

E proprio per questo, nelle scorse settimane, abbiamo assistito ad una commedia con un copione già visto: l’Università di Bari, impegnata a complicare la vicenda, inframezzando dichiarazioni rassicuranti con procedure lunghe, ardite e impercorribili. Senza il collaudato supporto amministrativo degli operatori del CIRP, quindi, i corsi PAS all’Università di Bari sono partiti per ultimi in Italia. E se questa è la storia di una situazione di “stabilità transitoria” che investe l’attuale sistema di abilitazione dei docenti, ci chiediamo cosa potrà mai accadere all’Università di Bari quando andranno a regime i corsi di laurea magistrale per l’insegnamento che includeranno il percorso abilitante (col relativo tirocinio) nel corso di studi.

La FLC CGIL chiede che l’Università di Bari mantenga la parola data, rispetti l’accordo assunto per il rinnovo dei contratti del personale amministrativo precario in servizio presso il CIRP. Auspichiamo che la Regione faccia sentire la Sua voce, per impedire il protrarsi di questa drammatica, ingiusta situazione.

Ezio Falco – Segretario Generale FLC CGIL Bari

Peppino Murè – Segretario provinciale con delega Università

 

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