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I Terraròss a Sarconi per la Sagra del Fagiolo

Nei tempi passati, a Sarconi, in provincia di Potenza, la classe dei braccianti, la più misera, traeva sostentamento dai piccoli appezzamenti di terreno tutti seminati a fagioli. La consapevolezza che i legumi, e soprattutto i fagioli, costituissero un’importante via di salvezza dalla fame era infatti così diffusa da far sì che, nella zona, le coltivazioni di tali prodotti fossero maggiormente rappresentate, come ci confermano i dati contenuti nel catasto conciario fin dal 1746.

Quindi fin dai tempi passati c’era un gran rispetto per la cultura del fagiolo, che dura fino ai giorni nostri, visto che proprio qui, quest’anno, si è giunti alla trentunesima edizione della sagra di questo legume.

Il 18 e il 19 agosto a Sarconi si celebra questa due giorni, nella quale ci si immerge nella natura della splendida Val D’Agri e nella bellezza delle viuzze del paese potentino. Oltre a poter assaggiare e comprare il fagiolo locale, prodotto d’eccellenza della gastronomia lucana al quale è stato attribuito il marchio Igp,  dal luglio 1996, nei numerosi stand che saranno allestiti, ci saranno anche tanti spettacoli dei gruppi musicali e degli artisti di strada.

Tra questi ci saranno anche i Terraròss, suonatori e menestrelli della bassa murgia, che con il loro progetto, atto a riscoprire e valorizzare quella che era la cultura di un tempo ormai perduta, danno voce e musica a quella che è la nostra storia, le gesta dei nostri avi, alle scene di vita quotidiana, al vocio della gente tra le vie, alla voce dei nostri mercanti ambulanti, all’affanno del duro lavoro nei campi, nonchè il grido delle  lotte e delle rivoluzioni, ma anche quello delle dolci serenate d’amore.

Durante il loro concerto, simile ad uno spettacolo di varietà, grazie alle gags che i ragazzi improvvisano con il loro pubblico, non mancheranno i brani più richiesti come “Ze Vecinze”, “Méste Péppe”, “Pizzica del Mercato” e tutte le altre canzoni che fanno divertire grandi e piccini con la semplicità e la spontaneità della musica popolare, capace di tirar fuori la parte più genuina di noi. Una caratteristica del gruppo è quella di utilizzare questa musica del passato per lanciare messaggi positivi riguardo a tematiche del presente. Ne è un esempio una delle ultime canzoni, scritte da Antonio De Santo, “La ballata dell’incerto”, presente nell’album di prossima uscita, “U’ Sdor Du’ Fattor”.

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