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I Venerdì Culturali di Presenza Lucana. Romeo e Giulietta nella danza del Novecento

Dopo “La Storia d’Italia” con la presentazione di “Canti e Inni dell’Indipendenza e del Risorgimento italiano” torna la cartella, sempre ben apprezzata, della TESI DI LAUREA.Il lavoro di Venerdì 17 Maggio, presentato in Via Veneto 106/A alle ore 18.15, con libero ingresso, sarà proposto dalla neo-laureata dottoressa Francesca Marinelli ed ha come titolo “Romeo e Giulietta nella danza del Novecento”. Introduzione di Michele Santoro, commento artistico Gigi De Biase. La ricerca analizza, attraverso la trasposizione in musica, le traduzioni in balletto della tragedia di Shakespeare:The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet.

“Gli amanti sfortunati hanno rappresentato, nel corso del Novecento, personaggi archetipi dell’amore tragico. Si condannava apertamente l’unione tra Romeo e Giulietta, colpevoli di avere assecondato i loro sentimenti voltando le spalle alla volontà delle loro famiglie e dell’ordine sociale. Tra i numerosi adattamenti operistici si ricordano i due di maggiore successo: Roméo et Juliette, Synphonie dramatique, del 1838 del francese Hector Berlioz, prevalentemente composta di parti strumentali e vocali e Romeo e Giulietta del 1935 composta dal russo Sergei Prokofiev, per balletto”.

In queste composizioni si sono cimentati i più grandi maestri del XX secolo impegnati nella danza narrativa, ispirando un grandissimo numero d’interpretazioni coreografiche. Del nutrito gruppo di coreografi che ha trattato il tema sulla Symphonie Dramatique di Berlioz, si ricordano le coreografie di Maurice Béjart e Sasha Waltz; per il Romeo e Giulietta di Prokofiev, le coreografie di Rudolf Nureyev e Angelin Preljocaj. Quella di Romeo e Giulietta è, forse, la storia d’amore più conosciuta e famosa in ogni luogo e tempo. William Shakespeare l’ha resa immortale, rappresentandola per la prima volta tra il 1596 e il 1597. Da allora numerose opere si sono ispirate a questa romantica e tragica, nell’epilogo, storia d’amore.

Nel 1957, debuttò a Broadway il primo musical scritto da Jerome Robbins, libretto Arthur Laurents e musiche di Leonard Bernestein dal titolo West Side Story che era ispirato all’opera di Shakespeare. Quattro anni dopo la United Artist realizzò una versione cinematografica per la regia di Jerome Robbins e Robert Wise. Il film vinse dieci Premi Oscar cinematografici, tra i quali quello per il miglior film e la migliore regia. Bella la storia che si svolge nel quartiere West Side di New York e che ha come protagonista Maria (Jiuliet) l’attrice Natalie Wood e Tony (Romeo) con l’attore Richard Beymer. Sino ad oggi, mai un film musicale ha ricevuto tanti riconoscimenti.

Da ricordare le riduzioni cinematografiche di Zeffirelli e Luhrmann. Francesca Marinelli ha studiato presso la Scuola di Arte drammatica “Tiberio Fiorilli” di Bari, ha vinto un premio come miglior attrice con Euridice.

Poi si è inserita nella compagnia di Gigi De Biasi e in seguito con quella di Vittorio Bari, attore scomparso l’anno scorso. Ha studiato danza classica e tip tap e canto jazz. Si segnala che per presentare la propria tesi di laurea in un Venerdì Culturale è necessario mettersi in contatto, telefonando al numero 338.4945.141 o scrivendo a presenza lucana@libero.it.

Michele Santoro

 

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