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Il Consigliere Mollica interviene sulla questione degli interinali

La questione che in questi giorni è predominante nel dibattito politico- afferma il Consigliere Regionale del Movimento per le Autonomie Francesco Mollica – rispetto all’assunzione di dieci interinali effettuata da chi dovrebbe mettere in essere le azioni più lineari e trasparenti possibili, quale l’Assessore alla Formazione e lavoro, unitamente alla ridda di dichiarazioni accusatorie e di difesa, complica e aggrava il quadro politico fibrillante che esiste si a livello nazionale ma anche a livello regionale.

Non basta trincerarsi dietro fantomatici: “avevamo chiesto di bloccare…” oppure “non sapevamo”, perché quello che è accaduto ancor di più rende il lavoro dei Consiglieri, delle Commissioni , anche ai massimi vertici, come la dichiarazione del Presidente della IV Commissione, vano ed inutile.

Proprio nel momento in cui la questione occupazionale riveste priorità assoluta e la stabilizzazione del precariato rientra nei ragionamenti di tutto il Consiglio Regionale, non si può pensare che l’Assessore al ramo possa bypassare la volontà politica in questo caso della maggioranza ma più complessivamente dell’intero Consiglio Regionale. Sulla questione specifica anche lo stesso allora Capogruppo Mazzeo Cicchetti aveva lanciato al suo Assessore segnali negativi rispetto alla prosecuzione di questa operazione e nonostante tutti questi segnali l’Assessore ritenendo proprio regno il Dipartimento Formazione e lavoro ha continuato impertinente sulla propria strada. L’Assessore del resto rappresenta un partito che fa del proprio essere la trasparenza e la legalità mentre notiamo che quello che viene detto a parole non ha consequenzialità nei fatti. Bene farebbe l’Assessore a voler ritornare sui propri passi perché sarebbe difficile qualora la paventata ma mai portata avanti azione di sfiducia da parte del PDL, fosse tradotta in fatti reali difficilmente ci si potrebbe sottrarre a votare a favore , non solo da parte di chi scrive ma anche di chi pubblicamente ha preso posizioni sulla questione, non fosse altro che per solo motivo di coerenza politica e personale.

E’ necessaria una maggiore convergenza d’intenti nella classe politico-amministrativa e comunque tutto questo clima di una politica litigiosa , di una mancata coerenza ai programmi e ai valori etici favorisce l’incitamento a una sfiducia nella politica e nella classe dirigente che non fa di certo bene ai Lucani già preoccupati dalla crisi economica, dalla disoccupazione, dal rischio di avere una pensione misera in futuro. Con queste azioni sommerse e poco chiare, non si incrementa altro che la sfiducia nel futuro e un non decollo del desiderio di ripresa di cui questa terra ha oggi più che mai tanto bisogno.

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