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Il consigliere regionale della Lega, Gianuario Aliandro, ricorda la figura di Donato Russo, seconda vittima del Coronavirus di Paterno (Pz)

Il cordoglio del consigliere regionale per la perdita di un uomo “esempio di vita  per tutta la comunità paternese, un faro da seguire e un modello da perseguire per costruire realtà economiche e dare lavoro ai cittadini”

“Sale purtroppo a due il numero di vittime nel paese di Paterno, alla signora di 86 anni si aggiunge la morte per Coronavirus di Donato Russo. Imprenditore, uomo lungimirante, lavoratore tenace e dedito alle sue passioni, tante, diverse e tutte coltivate con successo e risultati. Circa cento persone a cui ha dato lavoro nella sua Paterno e l’impegno con la squadra di calcio del paese, il Paternicum, per regalare a noi appassionati domeniche di sport e di compagnia”.

Così il consigliere regionale della Lega, Gianuario Aliandro, che ricorda la figura di Donato Russo.

“Il destino avverso e la malattia – continua Aliandro – non hanno risparmiato Donato Russo, di soli 53 anni, una persona che tutti quanti conoscevano, e parlarne al passato è un dolore e una ferita troppo grande. La vita ha dato a quest’uomo la dote della perseveranza e della capacità imprenditoriale, è stata generosa nel regalargli soddisfazioni che tuttavia gli sono state portate via in un lampo”.

“Io lo voglio ricordare – dice Aliandro – nel mio ruolo di rappresentante dell’Assemblea regionale ma, soprattutto, nel mio ruolo di piccolo imprenditore della Val d’Agri, e la perdita di questo amico non può che farmi continuare nell’impegno e nell’aiuto costante alla mia comunità di Paterno, per tentare di arginare e superare insieme questa fase dolorosissima e imprevista che stiamo fronteggiando con tutte le forze che ognuno di noi può mettere in campo”.

“Voglio dedicare, infine, un pensiero ai familiari di Donato, esprimendo loro tutta la solidarietà e vicinanza e promettendo loro che l’esempio di vita del nostro amico sarà per tutta la comunità paternese un faro da seguire.  Un modello da perseguire – conclude Aliandro – per costruire realtà economiche e dare lavoro ai cittadini. Il talento di Donato non sarà replicabile, ma il suo lavoro ce lo ricorderà ogni giorno e ne farà un simbolo per tutto il paese di Paterno”.

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