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Il Consiglio dei Ministri vara norme contro il caporalato

”Le norme approvate oggi contro il caporalato restituiscono civiltà e dignità al lavoro. La tragedia degli uomini e delle donne, italiani e stranieri, che sono morti quest’estate sotto il sole e sotto i tendoni in Puglia ed in Basilicata, reclamava anche una risposta di giustizia per debellare un fenomeno che nella pratica quotidiana si è dimostrato più pervasivo di quanto si potesse immaginare”. E’ il commento della deputata Liliana Ventricelli, del Partito Democratico, dopo le misure normative varate ed illustrate dal Consiglio dei Ministri contro il caporalato: obbligatorietà dell’arresto in caso di flagranza di reato; confisca del prodotto o del profitto del reato; introduzione nel codice penale del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro tra i reati per cui si procede alla confisca; prossimo inserimento di un indennizzo per le vittime che vengono equiparate a coloro che hanno subito la tratta.
”Sono strumenti legislativi molto forti quelli che sono stati introdotti a contrasto del caporalato – aggiunge Ventricelli – e su cui hanno lavorato congiuntamente il ministro alla giustizia Orlando ed il collega all’agricoltura Martina. E’ una risposta che vuole combattere fenomeni che riguardano migliaia e migliaia di persone, tra cui tantissime donne, per liberarle da un giogo che le opprime e di fatto le sfrutta”.

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