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Il consiglio regionale dice sì alla mozione Datacontact

“Sottoscritta da tutti i presidenti dei Gruppi consiliari, è stata con urgenza inserita nell’ordine del giorno, discussa ed approvata all’unanimità l’interpellanza sulla situazione occupazionale dell’azienda materana Datacontact. A dare la notizia, il primo firmatario della mozione, il Capogruppo di Per La Basilicata, Roberto Falotico, che così commenta: “continuiamo, purtroppo, a registrare in Basilicata la drammatica ricorrenza di un argomento: i posti di lavoro che, con la dovuta urgenza, bisogna salvaguardare e non quelli che dovrebbero sommarsi all’esistente”. E’ questa un’emorragia che tutti siamo giornalmente impegnati ad arginare e lo dimostra l’urgenza del provvedimento, ma anche la sottoscrizione di tutti e l’approvazione raggiunta nell’odierno Consiglio Regionale all’unanimità.

Nei fatti, l’azienda che opera nei settori del contact center in outsourcing, delle ricerche di mercato e della comunicazione multimediale, pur avendo una cospicua mole di lavoratori con contratto a tempo indeterminato e 4 sedi: Potenza, Matera, Bari e Milano, possiede ben 417 unità lucane, attestate sulla commessa Telecom, il cui contratto a termine scade alla fine di maggio e non è più rinnovabile. Il colosso delle telecomunicazioni ha proposto a Datacontact una seconda proroga della commessa da maggio fino a settembre, ma si tratta di appena 4 mesi e senza variarne una virgola. Già nel corso della prima estensione, un accordo sindacale in deroga ha garantito almeno il mantenimento inalterato degli assetti aziendali. Ora con la crisi in atto, una commessa così stringente e la necessità di mantenere sul mercato l’azienda, Datacontact si trova innanzi alla dolorosa prospettiva di dover rinunciare al decennale lavoro per Telecom e chiudere la sede materana per contrazione di commesse.

Infatti, un’eventuale stabilizzazione del personale diverrebbe non più percorribile, in presenza di proroghe temporalmente limitate, concesse a pochi giorni dalla scadenza delle precedenti, che non permettono una serena programmazione delle attività, una crescita aziendale mirata e previsioni economiche a lungo termine sulle quali basare risorse ed investimenti.

“Si concretizzerebbe, così, scrive Falotico nella mozione, un’espulsione di massa dal contesto produttivo di soggetti attualmente occupati, peraltro non facilmente ricollocabili, che andrebbero ad arricchire la platea dei disoccupati lucani, gravando ulteriormente sulle casse dello Stato per le prestazioni previdenziali conseguenti alla perdita del posto di lavoro”. Conseguenze sociali devastanti che impongono di avviare una seria riflessione con il Governo regionale, unitamente alla committenza, per scongiurare tensioni sociali imprevedibili, considerato, altresì, che buona parte dei dipendenti interessati risulta monoreddito.

Per questo motivo, si è chiesto all’Esecutivo di adottare ogni intervento al fine di scongiurare la paventata ipotesi della perdita di lavoro da parte di molte centinaia di lucani, impegnati nella commessa Datacontact – Telecom e, contemporaneamente, di farsi promotore della convocazione di un tavolo urgente che affronti l’assoluta incertezza nell’acquisizione delle commesse, sia in termini quantitativi che temporali, da parte di Datacontact.

 

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