BasilicataCultura

Il pianista Maurizio Mastrini ad Argojazz

Si preannuncia come un concerto emozionante e poetico quello che il pianista Maurizio Mastrini terrà stasera a Marina di Pisticci nell’ambito della rassegna Argojazz. Mastrini, uno dei musicisti più acclamati della sua generazione, considerato raffinato “anello di congiunzione” tra musica classica a musica classica contemporanea suonerà sulla spiaggia degli Argonauti, in una atmosfera davvero unica, dalle ore 22 (ingresso libero). Elfo di una dimensione poliartistica, creatura estroversa, rasta e treccine, Mastrini accarezza a piedi nudi i pedali della sua musica “al contrario”. Un vero e proprio Maestro fuori dalle regole che qualche mese fa ha presentato il suo nuovo, emozionante disco collage “Terra”, vero dono anti conformista, registrato a New York, nei famosi Avatar Studios, che hanno contribuito a lanciare nomi di fama planetaria (Dire Straits, Duran Duran, Bruce Springsteen, John Lennon e tantissimi altri). Dopo l’incredibile e fortunato successo dei suoi primi dischi, Il Mio Mondo al contrario, Il Profumo della Musica e Contrario, in cui il maestro Mastrini suonava composizioni classiche ed originali partendo dall’ultima nota verso la prima, Terra riscopre e sovrappone con sublime senso del caos i generi musicali. Il concerto di stasera ad Argojazz fa parte del “Terra International Tour”. Intrecciati al consueto minimalismo, la gelida armonia di “suoni matematici”, “quadri sonori” e avvolgenti contaminazioni, fino agli omaggi al mitico Astor Piazzolla. Maurizio Mastrini è uno dei maggiori pianisti e compositori incontaminati del panorama musicale e strumentale internazionale. La sua vita creativa musicale si esprime nel suo eremo in Umbria, lontano dal vortice della vita quotidiana. Ciò lo rende incontaminato nelle sue creazioni e carico di emozioni che trasmette con le sue composizioni. E’ stato definito cuore selvaggio per questo suo modo di essere e vivere un po solitario ma con un cuore che quando lo senti suonare esprime emozioni a tutto tondo. Molte composizioni sono minimaliste, altre hanno una concezione matematica, alcune fatte di pochissime note anche poche note possono far emozionare e far piangere una persona sostiene il maestro, altre invece presentano una tale abbondanza di suoni da far pensare a un’orchestra.

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