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Il Politecnico di Bari darà il via all’anno diderottiano 2013

Il Politecnico di Bari darà il via alle celebrazioni dell’anno diderottiano 2013. In occasione dei 300 anni dalla nascita di Denis Diderot, filosofo francese e padre dell’Illuminismo, l’ateneo barese presenterà il volume che contiene ed illustra il grande progetto editoriale ‘Prospectus dell’Encyclopèdie o Dizionario Ragionato delle Scienze, delle Arti e dei Mestieri’, in versione anastatica e tradotta dall’originale francese.

Gianfranco Dioguardi, presidente della Fondazione omonima e motore dell’iniziativa, ha spiegato: “Nel novembre 1750 a Parigi si ebbe quello che poteva sembrare come un normale avvenimento nel mondo delle lettere. Diderot, che all’epoca dirigeva un’enciclopedia in fase di preparazione, pubblicò un prospetto per spiegare a coloro che voleva diventassero i suoi lettori il contenuto dell’opera ed i principi con cui l’avrebbe condotta. Questo annuncio valse all’iniziativa editoriale un numero elevato di lettori, tale da provocare poi una modifica della maniera corrente di pensare, grazie alle idee contenute nei vari volumi dell’enciclopedia. Quindi, oggi la pubblicazione del suo prospetto è considerato uno degli eventi più importanti nella storia politico-letteraria del XVIII secolo. Il prospetto, infatti, annunciò un’opera di concezione così nuova che il suo stesso titolo risultò poco chiaro e si dovette spiegarlo con riferimenti alla sua radice greca: la parola ‘Encyclopedia’ significa ‘concatenamento delle scienze’. E per dare una precisa idea visiva della connessione tra i vari rami dello scibile, l’autore accluse al prospetto un ammiratissimo albero delle conoscenze umane. Il concatenamento reso visibile in questo ‘albero genealogico di tutte le scienze”.

“Prospectus”, dunque, è il primo concreto esempio della storia di un progetto di marketing per lanciare sul mercato un prodotto imprenditoriale e per promuovere l’Encyclopédie. Opera monumentale, senza precedenti, supportata da un grande successo di pubblico, stampata a Lucca dal 1758: 17 grandi volumi di testo, 11 volumi di tavole illustrate che racchiudono alla A alla Z tutto il sapere di quel tempo; oltre 1000 collaboratori; oltre 20 anni per la sua realizzazione, il tutto in un periodo di difficoltà politiche-religiose e, sullo sfondo, la prospettiva della Rivoluzione del 1789. La struttura che è alla base di questa opera intellettuale incarna, ancora oggi, a distanza di secoli, il metodo più immediato per catalogare le varie conoscenze disciplinari.

“Si rimane sorpresi dall’attualità di Denis Diderot – continua Dioguardi – perché il filosofo non fu solo imprenditore culturale realizzando l’Encyclopèdie, monumento editoriale ancora ora attualissimo. Egli interpretò la cultura con grande professionalità, rendendola una componente essenziale dello Stato, quindi della politica, proprio come accade oggi quando tutti noi avvertiamo la necessità di ritornare ad una frequentazione della Cultura per superare la crisi che ci affligge. L’Encyclopédie è stata ed è ancora una grande espressione della cultura. Essa ha precorso i tempi, interpretando ante litteram lo spirito di internet”.

 

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