CronacaPuglia

Il presidente Emiliano ricorda il giudice Borsellino a 27 anni dalla strage di Via D’Amelio

Nel giorno dell’anniversario della morte di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta vogliamo ribadire con forza che la lotta alla mafia e all’illegalità deve continuare ad essere parte integrante della nostra scelta civile”. Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricordato la figura di Paolo Borsellino ucciso insieme agli agenti della scorta il 19 luglio del 1992. 
“Credere nella legalità e nella giustizia – ha continuato Emiliano – è un compito di tutti i cittadini di buona volontà, non solo delle forze dell’ordine e della magistratura. Questa è l’eredità che ci ha lasciato Paolo Borsellino, quando parlando soprattutto agli studenti ha più volte ribadito che occorre combattere la mafia con l’arma della responsabilità civile nell’esercizio delle nostre funzioni, qualunque esse siano. E che soltanto così riusciremo a marginalizzare la criminalità e la violenza e a sottrarle il terreno di coltura”. 
“Oggi – ha proseguito il Presidente Emiliano – ribadiamo il nostro essere dalla parte di Paolo Borsellino, siamo al fianco della sua famiglia che attende con pazienza di conoscere le ragioni di questa morte e i motivi per i quali nei primi anni dopo la strage è stata costruita una falsa e distorta verità giudiziaria. Viviamo questa giornata non con lo spirito retorico di ricordare una cosa del passato, ma come occasione per riaffermare il nostro giuramento di fedeltà alla Costituzione. Pensando con commozione a Paolo Borsellino, a tutti coloro che sono come lui caduti in nome della legge, oggi ci sentiamo al fianco di quanti ne continuano l’opera”.

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