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Il Presidente Mattarella incontra il figlio del giudice Paolo Borsellino

Un toccante abbraccio con Manfredi Borsellino, figlio del giudice, ha suggellato la partecipazione del  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Palermo, alle iniziative promosse in memoria del giudice Paolo Borsellino, ucciso 23 anni fa dalla mafia nella strage di via D’Amelio assieme ai cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Walter Eddie Cosina.

Il Capo dello Stato è intervenuto alla prima sessione della cerimonia di commemorazione nell’Aula Magna del Tribunale di Palermo organizzata dall’Associazione Nazionale Magistrati dal titolo “Nel ricordo di Paolo Borsellino” nel corso della quale ha preso la parola Manfredi Borsellino.

Dopo i saluti del Presidente dell’Anm di Palermo, Matteo Frasca, e del Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Gioacchino Natoli, sono intervenuti il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Roberto Scarpinato, il Presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, il Capo dello Polizia, Alessandro Pansa, il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando

Con voce rotta dall’emozione è intervenuto anche Manfredi Borsellino, che fa parte della Polizia di Stato, chiedendo di non lasciare la Sicilia – “terra disgraziata” –. “Lo devo a mio padre” ha detto  “e, soprattutto ora, a mia sorella Lucia, che sta vivendo un calvario simile a quello di mio padre”. Dopo queste parole Manfredi Borsellino è stato stretto in un affettuoso e significativo abbraccio dal Presidente Mattarella, che di Paolo Borsellino era amico e grande estimatore e il cui fratello Piersanti fù a sua volta vittima della mafia.

Fonte:(aise)

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