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Il presidente Pittella in visita presso l’ospedale di Pescopagano

ospedale pescopagano“La Regione Basilicata punta sull’Ospedale di Pescopagano per farne di qui ad un anno e mezzo un attrezzato avamposto di periferia della sanità lucana, deputato a presidiare il fronte della mobilità passiva in un settore strategico, qual è quello della riabilitazione di alta specializzazione”. Ad affermarlo il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella in visita all’ospedale “San Francesco di Paola” di Pescopagano. Per Pittella è importante “recuperare il gap tra cittadini e politica”. “Non ci sono, ovviamente – ha affermato Pittella – ricette miracolistiche. In una società costretta, anche qui da noi, a fare i conti con un trenta per cento, o quasi, di povertà, occorre agire con determinazione e coraggio, sapendo di dover sacrificare, se necessario, anche il consenso. Quel consenso, di cui gli stessi cittadini non possono dire di essere state le uniche ‘vittime’, che troppo spesso, in questi ultimi anni, ha rappresentato per la politica la strada obbligata da percorrere. Non può essere più così. Una comunità sempre più sbriciolata, come quella che anche qui in Basilicata abbiamo sotto gli occhi, rischia di innescare una sorta di eversione del pensiero, e non solo”.

Nella sua visita all’Ospedale di Pescopagano, il Presidente Pittella è stato accompagnato dal sindaco, Giuseppe Araneo e dall’intera direzione strategica del “San Carlo” di Potenza e dai responsabili del “San Francesco di Paola”. Rivolgendosi a Giampiero Maruggi, Antonio Pedota, Bruno Mandarino, Michele Pinto e Mario Russo, il Presidente Pittella ha voluto, da un lato “riconfermare fiducia e apprezzamento per una sanità, come quella del San Carlo, che non sacrifica l’attenzione ai malati sull’altare dell’oscar di bilancio. Dall’altro lato, però – ha continuato Pittella – dobbiamo utilizzare il linguaggio della verità. Sapendo che ci sono problemi spesso legati a grovigli di norme che vanno sfoltite. Ma anche a freni di natura personale, piccole gelosie, campanilismi inutili, che non possiamo più tollerare. Per quanto mi riguarda non tollererò, giudicando direttori e dirigenti in base ai risultati ottenuti e non in forza dei loro attestati di amicizia. Io non accetterò di fare da comparsa in uno scenario politico e sociale sempre più difficile. Altrimenti non mi sarei lanciato a peso morto, senza reti di protezione, nella battaglia che ho fatto alle primarie del centrosinistra, prima, e alle elezioni regionali, poi”.

Lo stesso concetto, accompagnato da un forte impegno a sostenere, sul piano economico, con un finanziamento di oltre dieci milioni di euro, il completamento del reparto riabilitativo di alta specializzazione per la cura delle cerebro e mielo-lesioni, il Presidente della Regione lo ha ribadito nel corso della visita all’ospedale, ma anche intrattenendosi con medici e pazienti in una breve pausa pranzo nella mensa del “San Francesco”.

Sulla necessità manifestata da parte del sindaco Araneo di istituire in quel centro un corso di laurea in fisioterapia, Pittella non se l’è sentita di assumere impegni, senza aver prima studiato, in modo approfondito, i vari aspetti della questione.

Sostegno immediato è stato manifestato, invece, dal governatore lucano al progetto di “mobilità trans frontaliera” illustrato dal direttore generale del “San Carlo”, Maruggi, sulla scorta del recente protocollo di intesa tra Regione Basilicata e Provincia di Gorj in Romania, di cui proprio Pittella è stato fautore quando era assessore alle Attività Produttive nella precedente giunta guidata da Vito De Filippo.

“Tra dodici mesi – ha infine annunciato il Presidente della Regione – sarò di nuovo qui, a Pescopagano, per prendere atto, mi auguro, che c’è un tassametro che sta per fermarsi: quello dei soldi, e sono tanti, che ogni anno perdiamo con la mobilità passiva nel settore della cura delle cerebro-lesioni. Il centro di riabilitazione del “San Francesco di Paola” può, e deve, rappresentare da questo punto di vista un esempio virtuoso di riconversione dei piccoli ospedali. A regime, infatti, a fronte di un costo di esercizio di 4 milioni di euro, o poco più, l’ospedale di Pescopagano risponderà ad una domanda interna di non meno di 12 milioni di euro, diventando punto di riferimento di un vasto bacino extra regionale che già oggi fa di quel nosocomio , insieme con il ‘San Carlo’ di Potenza, una delle voci attive del bilancio sanitario lucano”.

 

 

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