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Il presidente Totaro risponde a Legambiente su bando Security

“Rivolgiamo il nostro invito a Legambiente a riconsiderare la propria posizione in merito al bando Security, e a valutare con maggiore equilibrio e serenità il lavoro fin qui svolto dall’Ente Parco Appennino Lucano” – ha dichiarato il presidente dell’Ente Parco nazionale Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese, ing. Domenico Totaro – “in pochi anni abbiamo trasformato, anche grazie al fattivo contributo di Legambiente, ciò che era un auspicio di intellettuali ed amministratori, in un valore della Comunità intera, una realtà che oggi coinvolge tutti i livelli istituzionali previsti dalla legge, ma soprattutto appartiene alla gente”.
Non è bastata, evidentemente la conferenza stampa che l’Ente Parco Appennino Lucano ha convocato nei giorni scorsi, per chiarire gli aspetti procedurali, legali e di contenuto del bando relativo al progetto “Security”, volto ad attuare un sistema di monitoraggio ambientale e di controllo nel territorio dell’area protetta. Legambiente, infatti, ha ritenuto di dover ritornare sull’argomento diramando un nuovo comunicato di critiche all’operato dell’Ente Parco.
Riguarda al “Bando” in questione sul quale si confondono equivoci e ironie, riteniamo che sia da considerarsi pienamente rispondente alla mission dei parchi, dal momento che la L.394/91 affida proprio ad essi funzioni di salvaguardia dei territori specie se minacciati da situazioni di vulnerabilità. A chi ci accusa di non dedicarci alla nostra principale missione rispondiamo che è proprio la presenza delle attività estrattive che rende più vulnerabile il nostro territorio e rende necessario un controllo diretto.
“Nonostante tutto – dichiara il presidente Totaro- non ci sottraiamo a fornire in merito ulteriori chiarimenti, come pure stiamo facendo in queste ore con la pubblicazione delle numerose FAQ e note di chiarimento disponibili sul sito. Non c’è nulla di scandaloso se ENI, in virtù del tanto richiamato concetto di ‘compensazione ambientale’ investe su tutela, salvaguardia e sicurezza di un territorio dove opera per l’estrazione di idrocarburi, e su cui ci sono inevitabili ricadute in termini di criticità ambientale e di rischio perdita di biodiversità. ENI è azienda pubblica della Repubblica italiana, quello stesso Paese che ha individuato il Parco, istituito l’Ente Parco e autorizzato le perforazioni e l’estrazione petrolifera. Oggi noi siamo chiamati a gestire una situazione che non abbiamo voluto e che non abbiamo creato. Posso solo dire che non ci saranno nuove autorizzazioni e che questo progetto mira ad evitare ulteriori problemi ambientali da quelle in esercizio, regolarmente e legittimamente autorizzate.”
Da qui la richiesta ad ENI, da parte dell’Ente Parco, di supportare e finanziare, con azioni concrete, di miglioramento, e di prevenzione ambientale.
1. Infrastrutture turistico-ambientale del territorio, con sentieri attrezzati, punti sosta, aree camper e info point didattici, e servizi innovativi per rendere il Parco maggiormente attrezzato e rispondente alle richieste sempre più pressanti di un turismo naturalistico in continua crescita;
2. Azioni di conoscenza e recupero della biodiversità;
3. Interventi di sicurezza ambientale, con il controllo a fini preventivi, sulle infrastrutture petrolifere, in particolar modo sui tratti delle condotte posizionate in area Parco.
Quest’ultima azione, così criticata, rientra nel concetto di “compensazione ambientale ai fini preventivi per interventi tempestivi in caso di incidenti, perdite, movimenti franosi…”
Si intende, infatti, utilizzare risorse finanziarie (dopo una trattativa lunga e difficile) proprie del soggetto che già opera, senza rilascio di nessuna nuova autorizzazione, per un più serio e puntuale controllo delle condotte per evitare effetti disastrosi e irreparabili sugli habitat naturali e colturali, nonché per prevenire danni alla salute delle persone.
Questa la motivazione per la quale riteniamo che spetta ad ENI finanziare il costo di questo servizio, con risorse aggiuntive rispetto alle royalties che spettano ai Comuni e alla Regione.

L’argomento delle “compensazioni” a favore dei Parchi interessati da impianti idroelettrici o estrazioni petrolifere, del resto è parte integrante del dibattito sulla modifica della L. 394/91.
D’altronde la stessa Legambiente Nazionale, che meritoriamente collabora con i parchi su diverse problematiche ambientali, ha sostenuto in sede di Federparchi nazionale, la necessità di riconoscere adeguate somme, a titolo di pagamento per “servizi ecosistemici e misure di compensazione ambientale”, ai gestori delle aree protette su cui insistono concessioni di coltivazioni di idrocarburi già esistenti, alla data di approvazione della legge in esame.
Ecco l’Ente Parco Appennino Lucano ritiene di essere già al lavoro in questo campo, del resto le estrazioni petrolifere purtroppo interessano anche parte del territorio del Parco.
“Siamo convinti di aver lavorato molto e di dover ancora molto lavorare per la tutela della biodiversità e dei valori sociali e culturali del nostro Parco – ha dichiarato Totaro – la salvaguardia della biodiversità è l’aspetto fondamentale della esistenza stessa dei parchi, concordiamo perfettamente, senza dimenticare che il Parco ha alle spalle tre anni di Commissariamento, tre di Presidenza solitaria e da appena un anno è finalmente con gli Organi di governo al completo. La nostra convinzione è che la tutela e la salvaguardia della biodiversità passino necessariamente attraverso una fruizione positiva del territorio, che faccia da volano ad uno sviluppo capace di guardare al di là del ciclo delle estrazioni, per questo abbiamo dotato il nostro parco della Carta Europea del Turismo Sostenibile, rilasciata da Europarc, che non è solo un riconoscimento ma è soprattutto un impegno di lavoro nel senso della sostenibilità. La gestione del Parco è sicuramente perfettibile, ma noi operiamo con costante dedizione al lavoro che siamo chiamati a svolgere: proteggere una biodiversità ricca ma esposta a rischi che forse non trovano riscontro in nessuna altra parte di Italia”.

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