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Il progetto ‘Assist’ del gruppo Natuzzi per il reinserimento dei lavoratori in esubero

É stato ribattezzato ‘Progetto Assist’, ed è il nuovo strumento con il quale Natuzzi punta a reinserire nel mercato del lavoro i 340 dipendenti del gruppo in esubero, e per i quali il 15 ottobre 2016 scade la cassa integrazione: “Il piano, inedito in tema di welfare, nasce con l’obiettivo di dare a tutti loro una nuova opportunità. Assist, infatti, è un’operazione senza precedenti che testimonia l’impegno responsabile del gruppo Natuzzi verso i suoi collaboratori e trasforma l’esubero in un’opportunità”, ha spiegato Antonio Cavallera, direttore Risorse umane e relazioni industriali dell’azienda di Santeramo in Colle.
Il progetto offre una serie di vantaggiosi incentivi alle aziende disposte ad assumere a tempo indeterminato i dipendenti Natuzzi in cassa integrazione. “Così, semplicemente collaborando tra aziende, si ottiene il doppio obiettivo di salvaguardare il patrimonio di conoscenze e competenze dei lavoratori e creare nuovo lavoro”, ha continuato Cavallera. Il progetto, che sarà lanciato nei prossimi giorni con una campagna di informazione su scala nazionale, è stato già illustrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ed il Mise ha già manifestato il suo assenso, nella speranza che la stessa possa dimostrarsi utile ed efficace.
Nel dettaglio, la proposta consiste nell’offrire ai lavoratori l’opportunità di iniziare un nuovo percorso lavorativo, con Natuzzi che verserà loro un importo pari a 5mila euro lordi. Prima di essere ricollocati, i collaboratori e le collaboratrici Natuzzi che hanno aderito al progetto ‘Assist’ saranno formati e riqualificati secondo le specifiche esigenze delle aziende che li assumeranno. Alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato i lavoratori in esubero, Natuzzi destinerà invece un importo di 12mila euro lordi per ogni assunzione, diviso in tre tranche annuali, oltre all’utilizzo degli stabilimenti dismessi.
“L’incentivo di Natuzzi Assist è superiore a quello del Jobs Act e si aggiunge a quelli per l’assunzione di lavoratori in cassa integrazione. – si legge in una nota del gruppo – Il progetto contribuisce allo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, e si affianca agli strumenti finanziari previsti dalla Regione Puglia per le imprese che intendano investire nel territorio.

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