CronacaPuglia

Il sapere non si presta

Questa mattina a Foggia e a Bari, così come in altre città d’Italia, gli studenti e le studentesse hanno fatto dei blitz nelle sedi delle Poste Italiane per rivendicare il proprio Diritto allo studio.

Tutte le banche commerciali, infatti, così come Poste Italiane (che ricordiamo essere ancora al 100% di proprietà pubblica), hanno lanciato delle campagne pubblicitarie su prestiti rivolti alle famiglie degli studenti, dalle scuole elementari all’università, con tassi che arrivano anche all’8% in 24 mesi.

La nostra azione vuole ribadire, invece, che non accetteremo mai di indebitarci per poter accedere ai saperi, che vogliamo che questo Paese torni ad investire nell’istruzione. Ad oggi oltre il 25% degli studenti, seppur idonei a ricevere la borsa di studio, non possono averla per mancanza di fondi.

L’unico passo fatto dal governo attuale per cercare di rimediare a questo gap è stato l’aumento indiscriminato delle tassa regionali, che nella nostra regione è quasi raddoppiata, passando da 77€ a 140€.

Non crediamo che spingere le famiglie ad indebitarsi ulteriormente per poter pagare gli studi ai propri figli, in un momento di crisi economica e sociale così acuta, sia la strada giusta.

La bolla speculativa che c’è dietro i Prestiti d’onore negli Stati Uniti ha superato il debito creato dalla carte di credito, e sono rarissimi gli studenti che possono permettersi di ripagarlo in tempi brevi. Ci chiediamo, inoltre, quanto sia ancora più folle riproporre questo strumento in un momento in cui il mercato del lavoro è chiuso e il futuro che ci aspetta è quanto mai precario.

Tutti questi temi verranno riportati in piazza durante la mobilitazione del 12 Ottobre, lanciata dall’Unione degli Studenti, ma diventata tappa cruciale anche per gli studenti universitari. E’ fondamentale riportare al centro del dibattito politico i temi della formazione e del futuro di un’intera generazione. Il sapere non si presta!

Link Foggia

Link Bari

Rete della Conoscenza Puglia

 

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