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Il Trasporto Pubblico Locale di Basilicata in fibrillazione per le promesse mancate della Regione

Da giorni, il Trasporto Pubblico Locale di Basilicata è in fibrillazione, anche e soprattutto per le inadempienze, nei confronti delle imprese, da parte della Regione Basilicata; ciò a seguito dei vincoli imposti dal “patto di stabilità”.

Ovviamente, la conseguenza immediata di questo è il mancato pagamento degli stipendi nei confronti dei lavoratori di tale settore, addetti ai vari servizi.

L’assessore Braia parla di “serenità” ma quella serenità non regna sovrana in tutto il settore.

All’assessore va riconosciuto l’impegno profuso. Ad oggi, però, solo per le imprese del settore del Trasporto Pubblico Locale si è determinata la “serenità” poiché ad esse è stata data la certezza di liquidità: così come dichiarato dallo stesso assessore, si è riusciti a sbloccare, da parte della Regione Basilicata, una residualità dell’ultimo trimestre 2012.

Ma la stessa serenità non riguarda tutti i lavoratori del comparto, ai quali non solo non è stato pagato lo stipendio di maggio 2013, ma si nega addirittura una parte della “una Tantum” di circa 350,00 euro, riveniente dall’Accordo Nazionale del 26 aprile u.s. (ci sono stati tanti scioperi per un mancato rinnovo contrattuale che si trascina da oltre cinque anni).

Per queste motivazioni, rivolgiamo un accorato appello agli enti locali, quali Amministrazioni Provinciale e Comunali: in un sistema nevralgico di servizi ai cittadini, le regole che pure ci sono, devono essere osservate da tutti, nessuno escluso.

A questo punto ci sembra doveroso invitare le imprese del settore, almeno quelle ancora inadempienti, di riconoscere ai lavoratori quanto spettante e alla Regione di creare con urgenza le condizioni affinchè tutti i lavoratori possano essere pagati.

Cosimo Andrulli – FILT CGIL MATERA

 

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