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Il Tribunale di Taranto respinge i ricorsi Fiom. La via giudiziaria si rivela perdente

fiom cgilIl Giudice del Tribunale di Taranto con sentenza del 17/12/2013, dopo aver rigettato l’istanza del provvedimento di urgenza per mancanza dei presupposti, nel merito ha rigettato anche il secondo ricorso sulla base di alcune importanti considerazioni:

L’accordo interconfederale 31/5/2013 ha natura esclusivamente programmatica e non direttamente vincolante dal punto di vista giuridico in quanto prevede l’impegno ad adottare successivi atti esecutivi.

­ Non è, inoltre, direttamente applicabile nelle categorie senza che intervengano successive intese applicative. Infatti tale accordo non è sottoscritto né dalla FIOM-CGIL né dalle altre organizzazioni sindacali di categoria, ma è firmato esclusivamente dalle Confederazioni. Viene escluso quindi, nella sentenza, che tale accordo possa produrre effetti giuridici diretti verso altri organismi di categoria, a meno che non intervengano atti negoziali a regolarne i rapporti.

o In estrema sintesi il Giudice, con un linguaggio giuridico, ha dato ragione alle tesi sostenute da FIM e UILM e dato torto alla FIOM.

 

o Quindi, come da noi sempre sostenuto, va completato l’accordo. In attesa si continuano ad applicare le norme vigenti derivanti dall’accordo del 23 luglio 1993.

Occorre, invece, proseguire sulla strada della definizione di regole tra le parti, invece di invocare una legge di regolamentazione come fa la FIOM, quando non decide di ricorrere ai Tribunali (che peraltro gli danno torto!).

La via intrapresa dalla FIOM come è evidente è finita in un vicolo cieco.

La via maestra resta, invece, quella di stipulare accordi tra le parti, per evitare l’invadenza della politica nelle relazioni sindacali, che non farebbe bene a nessuno.

 

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