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Ilva, gli avvocati difensori di Riva puntano alla scarcerazione piena o agli arresti domiciliari

Punta alla scarcerazione piena o, in subordine, alla concessione degli arresti domiciliari la difesa di Fabio Riva, ex vicepresidente dell’Ilva e di Riva Fire, detenuto dal giugno dell’anno scorso a Milano nell’ambito dell’inchiesta ‘Ambiente svenduto’, con le accuse principali di associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale e all’avvelenamento di sostanze alimentari. Oggi si è svolta una nuova udienza al Tribunale del Riesame dopo che la Cassazione ha annullato con rinvio la decisione di un altro collegio che confermava l’ordinanza con la quale il gup Vilma Gilli l’estate scorsa negò la scarcerazione. Durante la discussione, gli avvocati Nicola Marseglia e Luca Perrone (in sostituzione dell’avv. Franco Coppi) hanno sostenuto che, essendo mutato il quadro di riferimento della gestione Ilva (da tre anni guidata da commissari di governo), non sussistono esigenze di natura cautelare quanto meno rispetto al pericolo di reiterazione del reato.

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