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Ilva, parte il sistema di bagnatura dei Parchi

Al fine di contenere al meglio le polveri presenti nello stabilimento, l’ILVA intende implementare il servizio di bagnatura dei Parchi minerali. Questa mattina l’azienda ha convocato le Organizzazioni Sindacali di FIM – FIOM – UILM per comunicare il programma che intende seguire per contenere il sollevamento delle polveri. Per la FIM jonica, presente all’incontro il segretario di settore ILVA, Vincenzo Castronuovo. A partire dal prossimo 10 settembre la bagnatura delle aree (Parco fossili, Parco minerali, Parco loppa) sarà eseguita di continuo per 24 ore, attraverso l’utilizzo di due cisterne. Tale servizio – come riferito dall’azienda – sarà incrementato nel caso di “fascia rossa”, ossia nelle giornate di forte vento, con l’impiego di altre due cisterne di supporto dei Vigili del fuoco. In aggiunta alle cisterne,

Al fine di ridurre le emissioni diffuse che possono generarsi nell’area di stoccaggio materie prime, saranno utilizzati tre macchine “Chinetti” per la filmatura cumuli stoccati nei parchi primari. Per garantire la bagnatura continua delle aree sono state apportate alcune modifiche all’organizzazione del lavoro, con incremento della turistica: dagli attuali 14 turni settimanali si passerà ai 21 turni settimanali. La FIM ritiene importante procedere celermente nel programma di contenimento delle polveri, così come previsto dal programma di investimenti già presentato dall’ILVA. L’azione annunciata dall’azienda dà ragione alla politica di tutela dell’ambiente e della salute portata avanti dalla FIM che, da anni, chiede alla proprietà di attuare le opportune pratiche di contenimento delle polveri. Un primo segnale, semplice ma importante, che contribuirà a migliorare le condizioni di vivibilità anche all’interno dello stabilimento. La FIM è attenta alle azioni intraprese dall’azienda in termini di Salute, Ambiente e Sicurezza, convinta che la salvaguardia dei posti di lavoro non può prescindere da tali condizioni.

 

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