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In fiamme l’auto del sindaco di Brindisi

L’auto del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, è stata data alle fiamme la scorsa notte da persone non ancora identificate. Gli inquirenti hanno ormai la certezza che si è trattato di un incendio doloso e di un atto intimidatorio. L’auto era parcheggiata nelle vicinanze dell’abitazione del primo cittadino brindisino, ed è andata distrutta nella parte anteriore. Danneggiate anche altre due vetture. Sul luogo, dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, anche i Carabinieri, presso i quali Consales si è recato già ieri per sporgere denuncia.
In mattinata era già prevista la riunione del Comitato sull’ordine e la sicurezza pubblica, per fare il punto sulle rapine e sull’omicidio di Cosimo Tedesco, 52 anni, avvenuto sabato 1 novembre presso il quartiere Sant’Elia, a seguito a una lite, durante la quale è stato ferito anche il figlio della vittima, Luca. All’ordine del giorno, molto probabilmente, verrà inserita anche la vicenda che ha coinvolto Consales, cui già nella notte sono arrivati attestati di solidarietà dal centrosinistra, quanto dal centrodestra.
“Grazie per la solidarietà, io non mollo. Vado avanti più forte di prima. – è stato il primo commento di Consales su Twitter – Come molti sindaci in altre parti d’Italia, sono spesso costretto ad affrontare da solo situazioni di estremo pericolo”.
Numerosi i componenti della giunta e della maggioranza si sono recati sul luogo dell’incendio, cercando di confortare il loro collega. Il primo è stato Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. “Le distanze politiche tra noi e Consales sono evidenti ed incolmabili – ha scritto D’Attis – ma di fronte ad un episodio del genere, se l’origine dovesse essere dolosa, il primo sentimento che esprimiamo è quello di netta condanna ‘senza se e senza ma’. Ovviamente ci aspettiamo che siano individuati presto i responsabili”.

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